S. Bona Vecchia, cantiere fermo: il Comune di Treviso diffida le imprese

Nuovo stop da giorni per il costo extra dello smaltimento dell’acqua di falda, che è inquinata
ZAGO AG.FOTOFILM TREVISO CANTIERE IN STRADA S. BONA VECCHIA
ZAGO AG.FOTOFILM TREVISO CANTIERE IN STRADA S. BONA VECCHIA

TREVISO. Cantiere infinito in via Santa Bona Vecchia, ennesimo stop dei lavori per la messa in sicurezza della strada, compresi gli allacciamenti fognari dell’Ats. Da giorni infatti sono fermi gli operai dell’associazione temporanea di imprese (Ati) formata dalla L.F. Costruzioni di Ponzano e dalla Brussi, che ha vinto l’appalto per i lavori. Tanto che giovedì scorso il Comune di Treviso ha inviato una diffida alle ditte.

acqua da smaltire. Il motivo del blocco? Per la posa delle condutture della fognatura bianca, gli operai devono pompare via parte della sottostante acqua di falda. Ma si sono fermati, poiché l’acqua in questione è inquinata a causa dello scarico di un lavasecco industriale, contiene cioè un’importante presenza di tetrafluoroetilene. Che significa? Che per legge l’acqua è potabile ma se viene pompata via, “scaricata”, deve essere smaltita. Un procedimento costoso. Non previsto dal contratto per la messa in sicurezza di via Santa Bona Vecchia. E quindi il cantiere si è fermato per “costi imprevisti”. Ma il Comune si è arrabbiato di brutto, tanto da inviare una diffida invitando a rimetterlo subito in mooo. «È un comportamento scorretto», dicono da Ca’ Sugana, «poiché quell’inquinamento, proveniente dal Montebellunese, è molto vasto e noto, da anni. Interessa molti Comuni. Non serve quindi ritoccare il contratto», dando più soldi alle imprese per lo smaltimento. Un fastidio, per la giunta Conte, che allunga ulteriormente i tempi di quello che è il più grande cantiere di Treviso degli ultimi anni, e che da mesi sta rendendo la vita difficile a decine e decine di famiglie.

cantiere infinito. Via Santa Bona Vecchia è chiusa al traffico per lavori dal settembre 2018, già con mesi di ritardo sulle previsioni. Il cantiere sulla carta deve durare un anno e mezzo. Nel primo mese di chiusura con transenne, però, i lavori non partirono.

le complicazioni. Ci fu una riapertura provvisoria della circolazione per far terminare i lavori su via Mandruzzato (strada necessaria per permettere le deviazioni) poi di nuovo la chiusura, definitiva, per l’avvio dell’opera di riqualificazione del tratto tra via Mandruzzato e via Del Galletto. Ma dall’ottobre 2018 non vennero avvistati gli operai, se non qualche giorno per scavare in mezzo alla strada e posizionare le condotte. L’interruzione, a fine 2018, era dovuta proprio alla necessità di chiedere autorizzazioni al prelievo dell’acqua di falda. A inizio 2019 la ripresa del cantiere, giorni fa il nuovo stop, quindi la diffida. 
 

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