«Rugby allo stadio Tenni e il calcio passa a Monigo»

Ca’ Sugana studia lo scambio: «Bello vedere i tifosi della palla ovale sfilare dal centro a fuori mura»
GRASSI TREVISO STADIO TENNI AGENZIA FOTOGRAFICA FOTOFILM
GRASSI TREVISO STADIO TENNI AGENZIA FOTOGRAFICA FOTOFILM

TREVISO. Trasformare lo stadio di calcio Omobono Tenni nella «bomboniera del rugby» della Marca trevigiana (e non solo), trasferendo il calcio allo stadio di Monigo, che oggi è dedicato al rugby. Insomma, invertire i campi: da Ca’ Sugana ieri ribadivano l’intenzione di ridare vita in questo modo al Tenni, che da tempo è in agonia e in penuria di pubblico a causa dell’attuale, giustificato, scarso interesse della città per il Calcio Treviso o quel che ne rimane. Portando così il rugby a ridosso del centro storico, appena fuori mura, una ipotesi che, tra l’altro, lo stesso Luciano Benetton ventilava una decina di anni fa.

Una ipotesi che oggi piace molto anche al sindaco Giovanni Manildo: il rugby al Tenni, senza troppa fatica, significherebbe infatti portare un pubblico nutrito, un genere di tifoseria pacifica, che come tradizione vuole potrebbe arricchire il contesto degli incontri ovali partendo a piedi, festosamente, colorata, da piazza dei Signori verso lo stadio. Insomma: basterebbe solo una sistemata al Tenni, poi ci penserebbe il mondo del rugby, con il suo pubblico, a trasformarlo dall’attuale guscio vuoto e maltenuto a un luogo vitale per la città, con più posti a sedere di quello di Monigo. E con il parcheggio dell’ex Foro Boario a disposizione (ma servirebbero più posti auto, in questo Monigo è più attrattivo). E proprio per il suo carattere pacifico, la tifoseria rugbistica non darebbe alcun problema per uno stadio che si trova in mezzo a una zona ad alto tasso di residenzialità, che ai tempi belli del Calcio Treviso registrava spesso problemi di convivenza, con gli ultras del pallone rotondo.

Il nodo, semmai, è convincere il mondo del rugby a lasciare Monigo, soprattutto dopo così tanti investimenti sulla struttura, molto più bella del Tenni, quanto a manutenzioni e servizi. Ma sia il Tenni che lo stadio di Monigo sono di proprietà del Comune di Treviso: convenzioni a parte, spetta a Ca’ Sugana l’ultima decisione.

Eppure, prendendo spunto proprio dall’infinita querelle che affligge il Calcio Treviso, sarebbe stato proprio qualcuno appartenente all’ambiente del rugby a contattare il sindaco Giovanni Manildo per fargli balenare in testa questa idea. Che però il sindaco covava già per conto proprio.

Insomma: Manildo ci crede, tanto che starebbe portando avanti la trattativa in prima persona, poiché in giunta chi dovrebbe saperne qualcosa, non ne sa nulla. Anzi, trasecola. Eppure martedì il sindaco Giovanni Manildo è stato netto, prendendo posizione sulla questione dell’ACD Treviso destinato, a meno di un miracolo, a sparire, con i sigilli nuovamente pronti per il Tenni: «Ho convocato per i prossimi giorni con l’assessore allo Sport Ofelio Michielan un incontro con i nostri tecnici e i rappresentanti delle squadre giovanili: abbiamo una struttura da gestire, le idee e le proposte, anche di privati, non mancano. Il primo obiettivo è di conservare la destinazione naturale della struttura: non fosse possibile, valuteremo progetti alternativi». Dove quel «progetti alternativi» vuole appunto dire: se salta il calcio, quello serio, allora arriverà il rugby. Ossia il Benetton rugby. E quindi non è affatto escluso che in questi giorni Luciano Benetton e Giovanni Manildo, che hanno ottimi rapporti, si siano parlati proprio di questo progetto, che sarebbe condiviso. Si vedrà. Pare però pensarla diversamente l’assessore allo sport Ofelio Michielan, che invece continua a coltivare l’idea che il Tenni, anche se salterà il Calcio Treviso, debba diventare il campo di calcio di tutte le squadre giovanili della città. Una bella idea, ma dal punto di vista della concretizzazione carente, di certo, sotto l’aspetto economico: non si reggerebbe in piedi, e comunque il Tenni resterebbe poco attrattivo.

E c’è chi stronca sul nascere il trasloco appena fuori mura del rugby, come l’ex assessore allo Sport Vittorio Zanini, tifosissimo della palla ovale, che è stato anche ex calciatore: «Sono in totale disaccordo con il Comune», dice Zanini, «Il sindaco Giovanni Manildo sbaglia. Pensando a certe cose dimostra solo un fatto, oggettivo: questa amministrazione comunale non sa più cosa fare con, e per, il Tenni. E invece dovrebbe impegnarsi a salvare il Calcio Treviso. Io, a suo tempo, lo ho salvato tre volte. E poi: Benetton a Monigo ha fatto una tribuna a sue spese, e pochi mesi fa è stato stretto un altro accordo per nuovi lavori sull’altra tribuna, però ora all’improvviso si pensa di mollare tutto per passare al Tenni. Assurdità. Follia».

Fredda anche la reazione in casa Benetton: Amerino Zatta, presidente della palla ovale, fa sapere che lo scambio non interessa, anzi, che la società biancoverde sta pensando ai lavori di copertura dei "popolari" a Monigo. Altro che Tenni.

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