Rubato il Bambino Gesù dal presepio di Ceneda

VITTORIO VENETO. Rubato il Bambino Gesù dalla capanna del presepio di Ceneda. Si tratta dell'ennesimo atto sacrilego contro il presepe, situato nel piccolo spazio verde a lato della Cattedrale, ai...
VITTORIO VENETO. Rubato il Bambino Gesù dalla capanna del presepio di Ceneda. Si tratta dell'ennesimo atto sacrilego contro il presepe, situato nel piccolo spazio verde a lato della Cattedrale, ai piedi della torre campanaria. L'anno scorso i vandali avevano spaccato le zampe alle pecore. Oggi, festività dell’Epifania, il Bambinello sarà regolarmente al suo posto grazie alle suore di Maria Bambina che hanno donato un piccolo Gesù Bambino da mettere nella Capanna. «Il primo giorno dell'anno», racconta suor Prima, «passando davanti al presepio per andare a messa in Cattedrale, avevo notato la culla della Natività spostata, diciamo messa un po' di traverso. Il 3 gennaio il Bambinello non c'era più». È molto probabile che il furto sia stato commesso tra il 2 e il 3 gennaio. Don Fabrizio Casagrande, vicario parrocchiale di Ceneda, è corso ai ripari e si è rivolto alla madre superiora, suor Emanuele Sottovia, per chiedere se poteva prestarle un altro Gesù Bambino. «Di solito facciamo molti presepi nella Casa», spiegano le religiose, «ma quest’anno siamo in partenza e ne abbiamo fatto uno solo. Quindi abbiamo dato un bel Bambin Gesù anche se di dimensioni più piccole». Suore e parrocchia sono molto dispiaciuti per quanto accaduto. «Sono atti di vandalismo e disprezzo. Purtroppo non è la prima volta che si accaniscono contro il presepe», raccontano le suore di Maria Bambina. L'anno scorso, nella notte tra il 7 e l'8 gennaio, ignoti avevano danneggiato e rotto alcune pecore che abbellivano la Natività. Alcune erano state rinvenute sotto ai portici, dall’altro lato della strada, parzialmente danneggiate. Altre invece, una volta rotte, erano state lasciate al loro posto. I filmati delle telecamere saranno analizzati per cercare di identificare i responsabili del blitz.


Francesca Gallo


Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso