Riviera, il kebab come base per lo spaccio

Indagato un marocchino che lavorava nel locale, chiuso per 180 giorni su ordine del questore
ZAGO AG.FOTOFILM TREVISO CHIUSURA KEBAB IN RIVIERA MARGHERITA
ZAGO AG.FOTOFILM TREVISO CHIUSURA KEBAB IN RIVIERA MARGHERITA

Ordine di custodia cautelare in carcere per due marocchini che spacciavano hashish e cocaina a decine di clienti trevigiani. Mounir Billah El Moutassin, 38 anni, è attualmente ricercato, mentre si trova già rinchiuso in una cella del carcere di Santa Bona Azzedine Benslimane, 30 anni. Le due misure cautelari restrittive, disposte dal giudice Angelo Mascolo, sono arrivate al termine di una lunga indagine degli agenti della squadra mobile di Treviso. Nell’ambito della stessa inchiesta la polizia ha indagato a piede libero un altro marocchino di 38 anni, che lavora al Kebab di Riviera Santa Margherita 2b. Secondo la polizia, il locale era diventato una base logistica degli spacciatori anche grazie all’aiuto del dipendente indagato. Per questo motivo la polizia amministrativa della questura, coordinata dal dirigente Luca Migliorini, ha chiuso il locale per 180 giorni su ordine del questore Tommaso Cacciapaglia.

Il volume d’affari del sodalizio di spacciatori marocchini era notevolmente cresciuto negli ultimi mesi tanto che il loro raggio di azione s’era allargato a macchia d’olio: da Riviera Santa Margherita alla zona dello stadio Tenni, dalla stazione ferroviaria a Santa Maria del Rovere e Sant’Angelo.

Secondo gli agenti della squadra mobile, diretta dal commissario Claudio Di Paola, i due marocchini spacciavano a decine di clienti, italiani e stranieri. Quelli stranieri, spacciavano a loro volta per trovare i soldi per la droga da consumare. Un italiano che non era riuscito a pagare la droga aveva addirittura proposto ai due marocchini di rifornirli in cambio di una droga sintetica simile, per effetti allucinogeni, alla cocaina. Curiose le frasi utilizzate per ordinare la droga per telefono: “facciamo un trasloco”, “ho perso il ragazzo con i biglietti”, “stampami 50 biglietti”.

(m.fil.)

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