Ristoratore stroncato in Portogallo

Stanco dell’Italia, due anni fa si era trasferito a Porto aprendo una pizzeria. Aveva 49 anni

FONTANELLE. Stanco dell’Italia due anni fa si era trasferito in Portogallo, dove aveva aperto con la compagna un’avviata pizzeria italiana. L’altro giorno ha accusato un malore, è stato portato in ospedale ma, nel trasferimento a un nosocomio più attrezzato, è morto improvvisamente, probabilmente per un infarto.

Così è morto mercoledì, Matteo Turrini, 49 anni, originario di Venezia centro storico (zona della Salute) dov’era nato giusto nel giorno di San Matteo, ma per dieci anni esercente all’Hostaria Dai Fioi di Vallonto.

Due anni fa, con la compagna di vita e di lavoro Cristina Schincariol, aveva deciso di ricominciare e scelto una località balneare del Portogallo per aprire una pizzeria italiana, chiamata Arlecchino. La località è Povoa de Varzim, nei pressi della città di Porto, dove ilfratello di Cristina gestisce una gelateria.

Con i loro quattro figli, Matteo e Cristina avevano organizzato il ristorante Arlecchino, un piccolo locale di cucina italiana, diventato punto di riferimento per turisti e locali.

Il malore due giorni fa: Matteo aveva deciso di andare nell'ospedale del luogo, per capire l'origine del suo malessere. I medici, constatata la situazione, che si è rivelata più grave del previsto, hanno preferito trasferire l'uomo in un ospedale specializzato. Ma durante il trasporto il cuore di Matteo si è fermato. Costernati tutti i familiari ed amici, che lo avevano visto stare bene fino a pochi giorni prima.

La notizia dell’improvvisa scomparsa è piombata naturalmente anche a Fontanelle, dove la coppia è ancora molto conosciuta.

«Una persona umile, un gran lavoratore dedito alla famiglia, sempre pronta ad ascoltare e sostenere i figli, me e gli amici - racconta Cristina - .Siamo venuti in Portogallo perché stanchi delle tasse e dei ripetuti furti, volevamo dare un buon futuro ai nostri figli. Matteo nell'aprile del 2016 aveva perso la mamma, era tornato per starle vicino negli ultimi giorni. Sarebbe venuto in Italia prossimamente per trovare il papà e le zie. Mi aveva detto che sarebbe rimasto una sola settimana perchè qui stava molto bene. Era molto affezionato al nostro labrador, che ora continua a cercarlo. Matteo era una persona semplice, non aveva mai avuto nessun problema di salute. Ultimamente era dimagrito e si manteneva in forma con un corso di difesa personale. Amava lo sport, il calcio e il basket, seguiva le sue squadre del cuore Inter e Venezia». Il funerale verrà celebrato lunedì a Viseu, dove risiedono il fratello e la cognata di Cristina.

Gloria Girardini

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