Rischio prescrizione per dottor Net: dal 2012 prime accuse azzerate

MONTEBELLUNA.
Aveva scommesso sulle tecnologie più innovative, la «rete» quando era ancora agli albori, legando il suo nome alla società NetFraternity, nata dall'idea geniale di rimborsare gli internauti in cambio dell'accettazione di inserzioni pubblicitarie tramite un software da lui creato. Ora il veneziano Alberto Vazzoler, 52enne ex dentista conquistato alla new economy, è finito nei guai per la solita vecchia accusa di aver dribblato il fisco con un'evasione di oltre 93 milioni di euro attraverso un giro di false fatture. Ma non è l'unico reato di cui deve rispondere. Se davanti al gup Vincenzo Sgubbi di Padova l'appuntamento è solo rinviato al 25 novembre - insieme a due coimputati, la storica fidanzata Elena Manganelli Di Rienzo, 36enne sua alter ego in tante società a lui riconducibili, una residenza a Padova in via Del Padovanino 5 e un domicilio a Londra a Blythe Road 140, con l'imprenditore Giorgio Saretta, 55enne di Montegrotto titolare di Punto Advertising ex Progress & Partners, accusato di aver evaso 6.208.315 euro grazie ai due amici - il «dottor Net», alias Vazzoler, è attualmente imputato davanti al tribunale di Monza per aver concorso alla bancarotta milionaria di Algol, già quotata in Borsa. Con l'immancabile Elena: lui in qualità di amministratore di fatto, lei come amministratore unico di Concept srl, ora in liquidazione, coinvolta nell'inchiesta padovana come società «cartiera» impiegata per l'emissione di fatture destinate a coprire operazioni inesistenti e a movimentare danaro per evadere le imposte sui redditi e l'Iva, e di Baphomet con sede nel Principato di Monaco. Stato inespugnabile per qualsiasi autorità giudiziaria dove, accortamente, Vazzoler - originario di San Donà di Piave, una laurea in Medicina e chirurgia e una specializzazione in Odontoiatria a Padova - ha da tempo trasferito la residenza. E tanti affari. L'altro ieri ennesima udienza del processo che è appena all'inizio. Processo nel quale diversi piccoli investitori aderenti a Siti (Sindacato italiano tutela investimento e risparmio) si sono costituiti parte civile con l'avvocato Stefania Bramati. Tra gli altri nodi giudiziari da affrontare ci sono poi il fallimento NetFraternity, pronunciato il 26 maggio 2010 dal tribunale di Napoli e l'inchiesta sulla Titano Films srl di cui Manganelli risulta amministratore unico. Davanti al tribunale di Padova, però, i guai sembrano destinati a soluzione. Almeno a far due conti. Con la legge 251 del 2005, denominata ex Cirielli, la prescrizione per il reato di emissione di fatture per operazioni inesistenti (reato di cui Vazzoler è chiamato a rispondere con Manganelli, Saretta e altri 4 coimputati) scatta dopo appena 7 anni e mezzo e non, come in precedenza, dopo 15 anni. In più, così dimezzata, decorre da ogni singolo atto compiuto e non dall'ultimo. In che significa che per la coppia Vazzoler-Manganelli e per Saretta la prescrizione comincerà ad azzerare ogni accusa tra la fine del 2012 e i primi del 2013, perfezionandosi tra il 2015 e il 2016. Tempi entro i quali ragionevolmente, qualora si arrivi a un processo, non ci sarà mai una sentenza definitiva.
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