Riese, ritrovati gli ex voto della santona

Spariti 25 anni fa durante il restauro del santuario delle Cendrole, sono riapparsi in un sacco abbandonato nei campi

RIESE. Quando hanno intravisto il contenuto di quel sacco, i carabinieri di Riese sono rimasti senza parole: c’era quasi un centinaio di ex voto, ovvero quei cuoricini o altre immagini devozionali che si pongono in chiesa “per grazia ricevuta”. Uno strano bottino, che non poteva che arrivare da una chiesa. Già, ma quale? È qui salta fuori una storia di almeno 25 anni fa che coinvolge il santuario delle Cendrole e l'opera di una veggente a quanto pare con provata esperienza nel liberare dalle possessioni diaboliche, anche 50 demoni alla volta. Ma andiamo con ordine. Il sacco, ben chiuso, è stato ritrovato nei giorni scorsi a poca distanza dal santuario in mezzo ai campi. Tirati fuori con cautela i reperti all'interno del sacco, è stato subito chiaro: si trattava di cuoricini per niente preziosi, semplice metallo.

Ma all'interno c’erano alcuni cartigli che spiegavano il motivo dell’ex voto: non visibili all’esterno ma solo levando l'ex voto dal muro a cui erano stati appesi. Ed è proprio da queste “dediche” che si è capita la provenienza degli ex voto, le Cendrole, appunto.

Dov'erano? Nella cappellina a destra, oggetto di un profondo restauro un quarto di secolo fa. Chi ha la memoria buona, ricorda un ambiente carico di questi ex voto, messi alla rinfusa, non più tornati al loro posto dopo i lavori. Di fatto se ne persero le tracce. Ma alcuni cartigli non si limitano esclusivamente a ringraziare la Madonna, ma qualcuno di ben più terreno. Una sedicente veggente che avrebbe raccolto intorno a sè uno o più gruppi di preghiera che si riunivano proprio nel santuario riesino. A quanto si dice, visti dall’esterno sembravo semplici devoti. In realtà nelle loro riunioni si scatenavano le più dure battaglie contro il maligno, con risultati soddisfacenti, almeno a leggere quel che ormai si può leggere. Anche 50 demoni scacciati in una persona sola.

Esorcismi che non avvenivano mai in pubblico, ma qualcosa era trapelato, visto che una volta rinfrescata la memoria, a più di qualcuno torna in mente quella vicenda e quel gruppo, a quanto pare più tollerato che incoraggiato dalla chiesa ufficiale.

Ma anche che gli ex voto erano ben di più del quantitativo ritrovato e qualcuno probabilmente di qualche valore.

Chi potrebbe saperne sicuramente qualcosa di più purtroppo non può dare elementi utili: sono i due parroci che si sono succeduti a Riese, mons. Giuseppe Liessi e mons. Giovanni Bordin (tra l'altro esorcista della diocesi di Treviso), il primo scomparso dieci anni dopo aver retto la parrocchia fino al 1990, il secondo morto nel 2010.

È sotto il loro incarico che si procedette al restauro di questa parte delle Cendrole e che sparirono i devoti della veggente.

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso