Ricchi di Marca, perso un miliardo

Un 2009 nero per le casseforti delle famiglie industriali: debiti a 22,8 mld
 Si attesta attorno al miliardo di euro la perdita di fatturato registrata nel 2009 dalle holding finanziarie delle famiglie industriali trevigiane. Casseforti dentro le quali confluiscono gli investimenti, che nel 2009 hanno dovuto fare i conti con 22,8 miliardi di euro di debiti.
 Per gestire meglio le proprie partecipazioni, spesso sparse in decine di imprese, gli industriali si affidano a delle holding finanziarie create ad hoc, dentro le quali fanno confluire i propri pacchetti azionari e i relativi utili che spesso condividono con il resto della famiglia.  In buona sostanza nel 2009 gli affari sono diminuiti in maniera consistente, perdendo 1 miliardo di euro in valore (il 7,4% rispetto al 2008), anno in cui la crisi era scoppiata con effetto ritardato in Italia. In questo scenario a fare la parte del leone, come sempre, è il gruppo Benetton, che attraverso la cassaforte Edizione si mangia buona parte della torta dei ricavi trevigiani con 11,2 miliardi di euro registrati nel 2009 e un utile poco superiore al mezzo milione di euro condiviso dai 16 azionisti (tutti a cognome Benetton) che controllano da lì oltre 100 aziende tra italiane e straniere.  Per tornare a numeri più terra terra basta scendere al secondo posto, dove si trova la Lir, scatola di controllo in mano al patron di Geox Mario Moretti Polegato (85%) e del figlio Enrico (15%), in cui si trovano anche i veicoli di investimento Domicapital, Treviso Iniziative Due e Cà D'Oro 5. Al terzo e quarto posto ci sono i due rami della famiglia Zoppas, con la Finanziaria (che controlla il filone alimentare con la San Benedetto e dove siedono Enrico, i fratelli Renzo, Gianfranco, oltre a Sara e Maria Teresa e membri della terza generazione, cioè Matteo e Tullio Versace) e la Industries (filone legato alla meccanica con Irca e Sipa).  Ci sono poi Fashion Box, detentrice del marchio di abbigliamento Replay, controllata al 60% da Equibox Holding dei fratelli Sinigaglia e al 40% da Family Box di Paola Dametto, moglie del fondatore Claudio Buziol. Dentro la Compago, invece, si cela la famiglia Pasquali, che ha creato a Mansuè la Mediaprofili, gruppo del mobilie cresciuto del 260% in termini di fatturato dal 2005 al 2009. Rientrano nella classe delle holding anche la capofila Nice Group e Came Group, la prima in mano a Lauro Buoro e Oscar Marchetto, la seconda alla famiglia Menuzzo, che gestisce 40 controllate estere. (e.l.t.)

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