Rete Veneta pensa all'esposto contro Tele Venezia
Dopo il caos delle prime ore, l'emittente di Bacialli ora è sul 18
TREVISO.
Reteveneta «oscurata» nelle prime ore del digitale terrestre sta valutando la possibilità di presentare un esposto al Ministero delle comunicazioni. «Ci sono stati dei furbetti che hanno occupato frequenze non nella loro dispobilità - spiega il direttore responsabile di Rete Veneta, Luigi Bacialli -: è una violazione della legge 177/05 e delle delibere dell'Agcom. Spetta all'editore prendere una decisione su come tutelare il rispetto delle frequenze». Nel mirino di Rete Veneta c'è soprattutto Tele Venezia, che nelle prime ore ha occupato molti canali «oscurando» evidentemente i legittimi possessori dello spazio. Se si sia trattato di un errore tecnico delle prime ore oppure di un piano di occupazione studiato a tavolino, saranno le autorità a stabilirlo. Ieri comunque Rete Veneta ha trovato spazio sul canale 18. Tira un sospiro di sollievo Leopoldo Bottero, direttore Nordest di Elettronica Veneta e coordinatore del passaggio al digitale delle reti Mediaset, che ha «spento» alle quattro e mezzo del mattino il segnale analogico: «E' andato tutto come previsto - ammette dopo una notte insonne - e i problemi sono stati inferiori alle attese. Adesso ci aspetta lo spegnimento del Friuli e poi del Bellunese. Ma credo che il grosso passaggio sia stato superato senza particolari disagi. Anche le telefonate al numero verde, 15 mila su circa sei milioni di utenti, sono assolutamente fisiologiche rispetto a quanto registrato nelle altre aree». A Vittorio Veneto, intanto, si continuerà a vedere per qualche giorno la televisione analogica: lo switch off è previsto per lunedì prossimo. Ma non si segnalano situazioni serie di interferenze. Trevigiano l'ultimo ripetitore spento da Mediaset nella notte dello switch off: si tratta di quello di Cison di Valmarino, che porta la televisione in tutta la Vallata da Follina fin quasi a Valdobbiadene.
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