Retata tra i clienti delle belle di notte Sei multe da 500 €

Pontebbana passata al setaccio dai carabinieri a Spresiano Gli automobilisti pizzicati accampano scuse: «Era un’amica»

di Federico de Wolanski

SPRESIANO

Credeva fosse una bella rumena, invece era un trans. E’ una delle storie che hanno costellato la due giorni di controlli anti prostituzione effettuati dai Carabinieri di Treviso e Spresiano lungo la Pontebbana e le strade secondarie.

Il cliente in questione, un trentatreenne di Ponzano, aveva appena caricato in auto la «ragazza» quando si è visto puntare contro il faro dei carabinieri. Sulle prime ha tentato di giustificarsi, poi ha abbassato la testa incassando la maxi multa da 500 euro disposta dal Comune poi, quando ha saputo che la ragazza al suo fianco non si chiamava «Tania» ma «Tanio», quasi quasi ha ringraziato i militari di averlo fermato prima che ripartisse per andarsi ad appartare. Con lui sono stati multati altri cinque uomini, tutti trevigiani tranne uno. Sono un pensionato di Montebelluna (classe 1948), un operaio di San Fior di 62 anni, un sessantenne di Loria e un 37enne di Maserada, oltre a un albanese di 25 anni di Pordenone.

Sanzioni anche per due prostitute (una era il trans) scoperte sul fatto, delle sei identificate nel corso dei controlli. «Si tratta sempre delle stesse ragazze, o degli stessi uomini – spiegano dalla caserma di Treviso – ciò prova che quelle strade siano un luogo di lavoro abituale». Le ragazze, tutte rumene, e i viados, equadoriani tranne uno rumeno, battevano tra via Volta e via Gritti. Due zone che erano state già segnalate dagli stessi residenti, insospettiti dal continuo via vai di auto. «In effetti – seguono i carabinieri – dopo i controlli lungo la Pontebbana ora le prostitute hanno scelto vie secondarie per esercitare la professione. I controlli quindi verranno ampliati fino a eliminare anche questo fenomeno». Cos’hanno detto i clienti colti sul fatto? Una sequela di scuse. C’è stato chi ha alzato le mani con aria innocente dicendo di essersi solamente fermato per telefonare e di essersi ritrovato con la ragazza in macchina; e c’è stato chi ha detto di aver rallentato ed essersi fermato solo per chiedere un’informazione perché si era perso. Perla della nottata la scusa dell’automobilista che ha detto: «Mi ero fermato solo per salutare un’amica e basta». I controlli, fanno sapere i carabinieri, proseguiranno anche nei prossimi fine settimana. L’inverno, infatti, pare non aver fermato il fenomeno.

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