Resta senza lavoro e rapina un bar Preso e arrestato

MASERADA. Due mesi fa aveva perso il lavoro. Disoccupato e senza soldi, sabato sera, ha deciso di rapinare il barista del locale che era solito frequentare. Con il volto coperto da un casco integrale e armato di pistola ad aria compressa, D.B., un italiano di 41 anni, disoccupato e incensurato, residente a Casier, ha atteso che il Wine Bar Centrale di via Trevisana a Varago di Maserada chiudesse ed ha rapinato del portafoglio il titolare. Poi è scappato in sella al suo scooter, di cui aveva coperto la targa, ma a 200 metri dal luogo della rapina è caduto ed ha lasciato sul posto il mezzo. L’uomo si è poi presentato dai carabinieri, sostenendo di essere stato derubato dello scooter. Ma i militari dell’Arma non gli hanno creduto, lo hanno messo alle strette e lo hanno fatto confessare. L’uomo, in lacrime, ha raccontato di essere stato licenziato due mesi fa e di aver rapinato il barista per necessità. Ora si trova rinchiuso nel carcere di Santa Bona. Il fatto risale a sabato sera. Mancava poco alle 21.30 quando un uomo, con casco integrale e pistola in pugno, nel parcheggio del Wine Bar Centrale, intima al gestore, che ha appena chiuso il suo locale e sta salendo in auto, di consegnargli il portafoglio. Il barista non oppone resistenza ed esegue l’ordine. Il rapinatore sale in sella al suo scooter, con targa coperta da nastro adesivo da pacchi, e scappa. Ma l’uomo è maldestro e dopo appena 200 metri perde il controllo dello scooter e cade. L’uomo scappa a piedi. Nel frattempo, sul posto arrivano i carabinieri. Recuperano lo scooter del rapinatore e dal numero di targa risalgono subito all’identità del legittimo proprietario. Appartiene ad un 41enne italiano, D.B., incensurato, di Casier. Messo alle strette, D.B. confessa di essere lui il rapinatore. Ora D.B. si trova in carcere a Santa Bona con l’accusa di rapina aggravata e detenzione illegale di munizioni. Nel magazzino, infatti, i militari hanno trovato anche proiettili 9 per 21.
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