Residence Torri, voragine da 30mila euro

Accuse pesanti contro l’amministratrice cacciata, il 19 l’udienza per lo scioglimento del condominio
DeMarchi Castelfranco viale Italia Le Torri
DeMarchi Castelfranco viale Italia Le Torri

CASTELFRANCO. Quel pasticciaccio brutto di via Romagna. Nuovi retroscena emergono dalla vicenda del condomini “Le Torri II e Palazzine” al civico 2 di via Romagna. Il rinnovo dell’amministrazione dello stabile ha fatto emergere non solo morosità pari a 30mila euro ma anche una gestione poco puntuale. «La precedente amministratrice cambiava ogni sei mesi la società elettrica fornitrice dello stabile, circostanza che ha creato non pochi problemi visto che dei nove contatori uno e stato staccato per morosità lasciando senza energia una parte dell’edificio», spiega il condomino Giuseppe Esposito, aggiungendo poi: «Non ci risulta che sia mai stata fatta una contrattazione sui servizi. Tant’è che sorprendentemente a una prima trattativa sul combustibile il nuovo amministrazione ha ottenuto senza difficoltà uno sconto del 16% e ora ci si chiede quanto avremmo potuto risparmiare in questi 30 anni». All’origine di tutto, secondo una parte dei condomini, spiega Esposito: «C’è l’indulgenza di alcuni inquilini verso la gestione precedente che non esigeva puntualità nei pagamenti verso quanti esitavano a versare il dovuto ed era altresì tollerata pure dai condomini che erano anche fornitori dello stabile». Così ora si vuole girare pagina e il giorno 19 febbraio ci sarà l’udienza per lo scioglimento del condominio e la costituzione del supercondominio mentre sul piano penale, la precedente amministratrice è stata denunciata per appropriazione indebita. Ma Esposito pur se fiducioso nelle giustizia lancia anche un monito «Dopo un lungo lavoro di ricostruzione dei conti, dovuto all’assoluta mancanza di collaborazione del precedente amministratore, si è scoperto che nei primi 10 mesi del 2013 il precedente amministratore aveva fatto transitare per i conti correnti del condominio circa 240mila euro attraverso operazioni di ingresso/uscita via assegni, non attinenti la gestione del condominio. Tali cifre interessavano oltre 45 soggetti esterni di cui 40 condomìni. Inoltre una cifra di circa 30 mila euro risultava sottratta nello stesso periodo per spese ingiustificate o per diretta appropriazione da parte dell’amministratore. Alla luce di questi fatti viene da chiedersi se la nostra vicenda non sia la punta di un iceberg: forse anche negli altri 40 condomini castellani, esaminandone la gestione possono emergere altre “particolarità” amministrative». Esposito auspica che se i timori sono fondati, ci possa essere un’azione comune dei danneggiati per ottenere giustizia.

Ingrid Feltrin

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