Resana, trovato un lupo morto investito: la Provincia dispone la verifica del Dna

RESANA. Un lupo morto a Resana, investito probabilmente da un’auto. Lo hanno trovato alcuni passanti lungo il fossato che costeggia la strada 245 “Castellana”. Le guardie venatorie della Provincia confermano: la morfologia è quello di un lupo. Sarà eseguito il test del Dna per averne la certezza.
Non era stato avvistato, nonostante la sua presenza. Qualche veicolo purtroppo lo ha investito e il lupo è andato a morire dentro il fossato che costeggia la strada 245 “Castellana” Venezia Castelfranco Veneto. Sembra sia morto a seguito delle ferite interne riportate dall’impatto con un veicolo che transitava. Immediatamente non era stata fatta alcuna segnalazione agli organi competenti, ma nei giorni seguenti qualche passante che l’ha notato ha chiamato le guardie provinciali per il regolare recupero e lo smaltimento della carcassa. Nessuno in un primo momento si era accorto che quella bestia non era un cane qualsiasi o un lupo cecoslovacco, bensì che si sarebbe trattato del predatore, lupo di campagna.
«Dagli esami necroscopici eseguiti nei giorni seguenti», puntualizza Agostino Battaglia, dirigente del settore caccia e pesca della Provincia di Treviso, «l’animale è deceduto a seguito dei traumi interni riportati dall’impatto con un veicolo in transito. Morfologicamente parlando sembra sia un lupo, dobbiamo comunque aspettare di fare l’esame del Dna per avere la matematica certezza che si tratti proprio di un lupo».
Il peso si aggira sui 31 chilogrammi, dal colore del pelo sembra sia proprio un lupo, così anche la coda non tanto lunga e la striatura nera davanti alle zampe anteriori. «Andiamo comunque cauti, aspettiamo per capire se corrisponde al “vero” lupo, si tratta comunque del primo caso in cui viene trovato un lupo morto nella nostra provincia, sia tratta di una femmina. Qui in zona sono presenti nel monte Grappa, Col Visentin fra Belluno e Vittorio Veneto».
Qualcuno che l’aveva visto dentro il fossato aveva immediatamente ipotizzato che si trattasse di un “vero” lupo in quanto aveva notato tutte le caratteristiche morfologiche dell’animale. E in quelle ore, prima che le guardie provinciali intervenissero per il recupero, sono stati molti i curiosi che si sono precipitati a vederlo. Soprattutto i più giovani sono stati quelli più curiosi, ma nello stesso tempo anche quelli che ammettono che una convivenza tra l’uomo e lupo sarà possibile in un prossimo futuro anche a queste latitudini.
In passato in quella zona era stato avvisato un cervo, sceso a valle seguendo il Muson: non è da escludere che il lupo abbia percorso lo stesso tragitto.
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