Regionali, la Lega ha speso un milione: ogni voto "costa" un euro

I conti delle elezioni: la campagna del Pd presenta uscite per 447.338 euro, il M5S fermo a 25.429
Luca Zaia
Luca Zaia

TREVISO. Un euro per ogni voto. È costata 1.101.468,39 mila la campagna elettorale della Liga Veneta-Lega Nord che ha permesso a Luca Zaia di restare al timone di Palazzo Balbi raccogliendo 1.105.024 voti, ovvero poco più della metà del totale di 2.206.876 suffragi espressi. La cifra è contenuta nel rendiconto, stilato dall’amministratore “nazionale” della Liga Veneta Antonio Mondardo (segretario provinciale della Lega a Vicenza), che è stato presentato alla Corte dei Conti.

Per il trionfo del suo bi-governatore (ed ex ministro delle Politiche agricole) il Carroccio veneto ha investito più del doppio di quanto è stato messo sul tavolo dal Partito democratico per la “corsa” di Alessandra Moretti: 447.338 euro (con un contributo dal Pd nazionale di 40.000 euro) a fronte di 501.526 voti raggranellati. Personalmente la Moretti ha dichiarato spese per 13.248 euro.

Le uscite del Carroccio superano anche l’insieme delle spese dichiarate dai consiglieri regionali eletti il 31 maggio (per un totale di 1.006.356 euro). Gli investimenti più importanti sono quelli della veronese Orietta Salemi del Pd (che ha dichiarato 44.296 euro, ovvero esattamente il limite fissato per legge per i candidati della circoscrizione di Verona) e di Maurizio Conte, della Lista Tosi (che si è fermato a 44.263, vale a dire a 160 euro dal limite di 44.423, previsto per la provincia di Padova). Zero euro ha invece dichiarato il neo-consigliere veneziano Alberto Semenzato.

Come già era successo alle Regionali del 2010, Zaia ha dichiarato un esborso personale pari a zero, giacché tutte le entrate sono state garantite, per una prima tranche, dai candidati del Carroccio e, successivamente, dai consiglieri regionali di Lega Nord e Lista Zaia.

Per la produzione di manifesti e materiale di propaganda il Carroccio ha stanziato 310.921,04 euro. La fattura più cospicua (per 182.443 euro) è stata rilasciata dalla Grafica Veneta, che ha stampato fascicoli elettorali “mirati” (con edizioni provinciali). Hanno prodotto poster e gadget anche “La Mossa” di Fontanelle (35.725 euro), Clear Channel (23.920), Gallo Pubblicità (22.973) e Silea Grafiche (22.428).

Il Carroccio ha curato con particolare attenzione la diffusione dei manifesti e la pubblicità su radio, giornali e televisioni, spendendo complessivamente 654.214 euro. Tre le fatture rilasciate da Gallo Pubblicità (per complessivi 347.858 euro); cinque quelle emesse da Clear Channel (per un totale di 188.885 euro). Sul versante degli spot, a Padova il governatore ha scelto Telenuovo (41.600 euro) e Rete Veneta (4.004; la stessa cifra è stata investita anche per Treviso). Nel Bellunese ha preferito le emittenti radiofoniche (una fattura di Radio Club 103: 245,95; due fatture di Radio Più: per 162,60 e 183 euro). Una particolare attenzione è stata dedicata alla piazza di Verona, dove Zaia è andato a sfidare il sindaco Flavio Tosi: tra giornali, radio e televisioni il Carroccio ha speso 21.198 euro. Per manifestazioni e incontri pubblici la Liga Veneta ha speso 20.402 euro. La disponibilità del Palazzo della Gran Guardia a Verona è costata 4.160 euro; un’iniziativa a PadovaFiere ha comportato un esborso di 1.220 euro.

Per l’attività di comunicazione hanno fornito la loro collaborazione Emporio Adv, che ha emesso fatture per 59.649 euro, e Community (fatture per 9.350) euro).

Assai più “risparmiosa” la campagna elettorale del M5S che, a fronte di donazioni pari a 30.014,09 euro, ha speso 25.429,28 euro. Per la produzione, l’acquisto e l’affitto di materiali e di mezzi di propaganda sono stati investiti 10.348 euro; per la diffusione di materiali 734,83 euro; per l’organizzazione di manifestazioni di propaganda 6.960 euro; per la stampa dei moduli legati alla raccolta delle firme 1.024,40 euro; per il personale utilizzato nei servizi della campagna elettorale sono stati spesi 6.36,28 euro. A conti fatti i pentastellati hanno risparmiato 4.500 euro: 4.000 li hanno donati alla Regione per l’emergenza uragano in Riviera del Brenta. Il candidato presidente Jacopo Berti ha dichiarato spese per zero euro.

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