Treviso, chiuse tra le polemiche le elementari Pascoli
Ultimo giorno della storica scuola. I genitori: «Si poteva salvare». La dirigente: «Poche richieste, molti sentono il tema immigrazione». L’opposizione: «Comune assente»

Per i bambini delle elementari oggi, 6 giugno, è stato l’ultimo giorno di scuola. Per quelli delle scuole Pascoli di via Tommaso Salsa a Treviso l’ultimo giorno della scuola. Lo storico plesso elementare ha chiuso dopo 71 anni di attività nel quartiere di Santa Maria del Rovere che è tra i più popolati della città ma da ora non ha una scuola elementare.
Per suggellare il momento la scuola ha organizzato l’ammainabandiera del tricolore che da sempre sventola all’ingresso della scuola, la bandiera è stata calata mentre gli alunni cantavano l’inno d’Italia. Fuori dai cancelli genitori, ex insegnanti, ex alunni e molti giornalisti. La chiusura della scuola è stata decisa «per fare fronte alla denatalità» ha detto Nicola Torresan, consigliere comunale della Lega e ad un momento in cui tutti si aspettavano di vedere la partecipazione dell’assessore alla scuola, quando non del sindaco.
Ma le parole di Torresan non sono state ben accolte. «Si è deciso di chiudere questa scuola anni fa» ha criticato la rappresentante dei genitori Eleonora Franceschini chiamando il causa in parte il Comune, ma soprattutto il provveditorato agli studi, «abbiamo chiesto più volte il tempo prolungato, strategie di rilancio, non si è fatto nulla. Della denatalità si sapeva da anni, non si è agito per tempo per contrastarla».
Durissime critiche anche dall’opposizione consiliare cittadina: «La chiusura di questa scuola dimostra l’assoluta mancanza di programmazione dell’amministrazione leghista che nulla ha fatto per scongiurare questo avvenimento o intervenire con le istituzioni scolastiche» ha detto il consigliere Pd Marco Zabai. E Luigi Calesso, Coalizione Civica: «L’intervento di Torresan qui stamattina è stato l’unico intervento dell’amminstrazione in tema Pascoli, vergogna».
La dirigente dell’istituto comprensivo Martini, Luana Scarfì, che intende(va) le Pascoli però spiega: «Abbiamo chiesto alle famiglie quante intendessero avvalersi del tempo prolungato che oggi si considera cruciale per il futuro della scuola, ma non c’è stata domanda. non abbiamo raggiunto nemmeno le nove richieste per l’integrato. Mancavano i numeri per il rilancio».
Poi però allargha le braccia: «La chiusura delle Pascoli è un dolore, serve fare ragionamenti più ampi in termini di residenza e colegialità di obiettivi. Santa Maria del Rovere è un quartiere popoloso ma molte famiglie temo abbiano preferito portare i bambini in altre scuole perchè in questa, le Pascoli, c’erano molti stranieri, quando i bambini sono bambini».
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