Recuperati 5 ordigni bellici e fatti esplodere in golena

MOTTA
“Bomba-day” ieri tra Motta e Meduna di Livenza. Si è svolta senza problemi la rimozione di una serie di ordigni bellici: sono stati fatti brillare, nulla golena del fiume Livenza, ben cinque ordigni.
Oltre a quello rinvenuto due settimane fa a Meduna di Livenza, ce n’erano altri che sono stati individuati a ridosso di un’abitazione, a San Giovanni di Motta, la frazione posizionata tra il centro di Motta e il comune di Meduna. Anche in questo caso si trattava di ordigni risalenti alla Prima guerra mondiale.
Erano ben 4, a Motta, e dopo essere stati messi in sicurezza ieri sono stati portati via dagli artificieri. Sulle bombe presenti a San Giovanni di Motta nei giorni scorsi è trapelato ben poco. in ogni caso sia a Motta sia a Meduna non c’è stato bisogno di evacuare nessuno.
Il recupero delle bombe (granate) è poi proseguito ed è stato raggiunto il posto in cui, a Meduna, era stata rinvenuta l’altra bomba.
Anche questa è stata caricata dagli artificieri e poi tutti insieme – artificieri, carabinieri e personale sanitario chiamato per ogni eventualità – hanno raggiunto la golena, in località Saccon Smoiazzon, sempre in territorio di Meduna. Qui tutti e cinque gli ordigni alla fine sono stati fatti brillare.
La rimozione era stata ritardata, ma solo di qualche giorno, per permettere la presenza obbligatoria di un’ambulanza e dell’equipaggio.
«Tutto si è svolto secondo i piani e non ci sono stati intoppi», ha evidenziato il sindaco di Meduna, Arnaldo Pitton che ha seguito i momenti salienti della rimozione totale degli ordini, «già due anni fa c’era stato un recupero a Meduna. Non facciamo inutili allarmismi, ma questo tipo di rinvenimenti si può ripresentare ancora. Fondamentale è stata la collaborazione tra i cittadini, le autorità comunali e le forze dell’ordine. Gli ordigni non vanno mai maneggiati da chi non è artificiere».
Qualche anno fa un giovane di Motta, maneggiando proprio uno dei reperti, rimase gravemente ferito a una mano. —
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