Reazione allergica violenta, l’autopsia conferma la causa della morte di Maria Vittoria

Ma sono necessarie ulteriori analisi per chiarire che cosa ha provocato lo choc anafilattico che ha ucciso Maria Vittoria

Maria Vittoria Salvadori è morta per una reazione allergica violenta. Il responso dell’autopsia, seppur non ancora completo (lo sarà tra un mese ad esami di laboratorio conclusi), conferma che alla 12enne di Villorba è stato fatale uno shock anafilattico dovuto quasi sicuramente all’allergia alle proteine del latte. La prima risposta ai tanti interrogativi sollevati dalla tragica morte di una ragazzina dal viso dolce e dal carattere solare è arrivato ieri pomeriggio verso le 14, dopo quasi tre ore di esame autoptico. Ad eseguirlo è stato l’anatomopatologo veneziano Antonello Cirnielli, incaricato dal sostituto procuratore Mara Giovanna De Donà di dare una spiegazione scientifica della morte della ragazzina, avvenuta venerdì sera. Maria Vittoria s’era trovata con alcuni amici in una pizzeria di Visnadello. Tutti conoscevano il suo problema; titolari e personale del locale sapevano perfettamente quali misure adottare per evitare che la ragazzina si sentisse male.

i tentativi di salvarla

Ciononostante qualcosa non è andato per il verso giusto. Maria Vittoria s’è sentita male in pizzeria ed è morta poco dopo a casa, dopo che i genitori per due volte le avevano iniettato l’adrenalina, secondo il protocollo previsto nei casi di shock anafilattico. La prima iniezione di adrenalina è stata fatta dopo che la ragazza li aveva chiamati dalla pizzeria perché iniziava a stare molto male. La seconda, mezz’ora più tardi a casa, in seguito ad una pesante ricaduta.

TOME AG.FOTOFILM VILLORBA ABITAZIONE MARIA VITTORIA SALVADORI DECEDUTA, VIA CAMPAGNOLA
TOME AG.FOTOFILM VILLORBA ABITAZIONE MARIA VITTORIA SALVADORI DECEDUTA, VIA CAMPAGNOLA


shock anafilattico

La conferma che Maria Vittoria è morta a causa di una reazione allergica violenta è arrivata dalla concentrazione di sangue riscontrata nel corso dell’autopsia nella trachea e nella laringe. Impossibile, però, ad occhio nudo stabilire se la ragazzina sia stata vittima di un’esposizione minima o consistente alle proteine del latte. E quindi, in sostanza, cosa abbia determinato la violenta reazione. Il responso potrebbe arrivare soltanto dalle analisi di laboratorio, cioè tra almeno un mese; il tempo necessario al completamento degli accertamenti.

FILIPPI AG.FOTOFILM TREVISO IN TRIBUNALE PROCESSO SAVCIUC, IN FOTO IL PM MARA DE DONA
FILIPPI AG.FOTOFILM TREVISO IN TRIBUNALE PROCESSO SAVCIUC, IN FOTO IL PM MARA DE DONA


L’inchiesta prosegue

Soltanto dopo aver ricevuto i risultati completi dell’autopsia, in assenza di querele che pare che i genitori non intendano sporgere, il sostituto procuratore che segue il caso, Mara Giovanna De Donà, deciderà come muoversi. Per il momento, l’inchiesta rimane aperta con un’ipotesi di accusa di omicidio colposo a carico di ignoti. Pare che il magistrato non abbia intenzione di iscrivere nessuno nel registro degli indagati in assenza di riscontri certi su eventuali responsabilità nella morte della dodicenne di Villorba.

il nulla osta

I genitori di Maria Vittoria, Lina e Mauro, da parte loro, hanno dimostrato completa fiducia nella magistratura e nella possibilità di chiarire ogni dettaglio della tragedia. Pur essendosi affidati a un legale, amico di famiglia, non hanno nominato alcun perito di parte da affiancare al dottor Antonello Cirnielli nell’esecuzione dell’autopsia sul corpo della figlia. Nelle prossime ore, il pubblico ministero Mara De Donà rilascerà il nulla osta per la sepoltura della salma. Un nulla osta che a questo punto chiude, di fatto, definitivamente gli accertamenti medico-legali. —


 

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