Razzia di trattori nelle aziende agricole

Otto colpi in quattro mesi per un danno da oltre mezzo milione di euro. Lorenzon: «Situazione grave»

Otto trattori rubati dalle aziende agricole della Marca soltanto negli ultimi quattro mesi per un danno che supera il mezzo milione di euro. Dopo ruspe ed escavatori dei cantieri edili, nel mirino dei ladri finiscono i mezzi agricoli dei contadini trevigiani. Uno stillicidio che fa pensare ad un traffico di trattori, diretto verso l’Est Europa, ad opera di una vera e propria organizzazione criminale. Una volta raggiunti i paesi dell’Est, i mezzi rubati vengono ripuliti con nuove carte di circolazione e nuove targhe. E addio ad ogni possibilità di recuperare il mezzo.

L’ultimo colpo è stato messo a segno nella notte tra lunedì e martedì. Dall’azienda agricola San Bartolomeo di Busco, a Ponte di Piave, sono stati rubati due trattori: un New Holland ed un Deutz da decine di migliaia di euro.

Lo stillicidio di furti è iniziato nel dicembre scorso quando dall’azienda agricola di Alessandro Brait a Vazzola è sparito un trattore Fendt del valore di 55.000 euro. La stessa notte, probabilmente la stessa banda, mette a segno a Silea un altro furto: a prendere il volo è un costosissimo John Deere. A gennaio la banda riposa ma il mese successivo ecco un altro colpo. Stavolta sulla Treviso Mare. A finire nel mirino è l'azienda agricola Tombacco Anno Domini 47 da dove spariscono due trattori New Holland e diverse attrezzature. Anche in questo caso il danno è ingentissimo. Pochi giorni dopo altro furto all’ azienda agricola Dogarina a Campodipietra: vengono rubati due trattori Same.

Del caso è stato interessato anche l’assessore provinciale all’agricoltura Mirco Lorenzon, che si sta dando da fare per sensibilizzare le autorità politiche su questo fenomeno dilagante. «Bisogna assolutamente arginare questa serie di furti - spiega Lorenzon - su commissione nella Marca. Non ho dubbi che dietro a questi colpi vi sia una vera e propria organizzazione criminale che opera all’estero. Si presume che i trattori una volta caricati in autocarri prendano la strada dei paesi dell’Europa dell’Est. Già un anno fa è stato tenuto in prefettura un comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico che ha trattato l’argomento dei sempre più frequenti furti ma adesso la situazione sta prendendo una brutta piega e le aziende agricole sono preoccupate per questo dilagante fenomeno. È un aspetto che non va assolutamente trascurato ma va affrontato con estrema rapidità dalle autorità competenti. Servono indagini accurate per frenare i furti di trattori nella Marca. Già la crisi economica ha messo in ginocchio le aziende agricole. Non possiamo permettere che la provincia di Treviso diventi terra fertile per i ladri».

Marco Filippi

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