Rapine al peperoncino ai danni degli anziani Levak è stato scarcerato
PAESE. Era accusato di due truffe, sfociate in rapina, una delle quali tentata, ai danni di due pensionati di 72 e 78 anni residenti nell’Astigiano. Ad inizio aprile era stato arrestato su ordine di custodia cautelare, emesso dalla magistratura di Asti, ma, colpo di scena, ieri pomeriggio, i giudici del tribunale del Riesame di Torino hanno annullato l’ordinanza di custodia in carcere per tutti i capi d’accusa contestati ed l’hanno rimesso in libertà. Sandro Levak, 34 anni di Paese (difeso dall’avvocato Guido Galletti), è uscito dal carcere dopo quasi due settimane dal suo arresto. Per conoscere i motivi bisogna attendere il deposito delle motivazioni, ma il suo legale, l’avvocato Galletti, confida che i giudici abbiano accolto in toto la sua tesi difensiva basata sul fatto che Levak non c’entrava assolutamente nulla con le rapine al peperoncino, commesse da un finto tecnico dell’acquedotto, ai danni di due anziani piemontesi.
Il falso tecnico dell’acquedotto si presentava alle porte delle sue vittime sostenendo di avere l’ incarico di verificare che le tubature dell’acqua non contenessero mercurio. Poi utilizzava una sostanza chimica, spruzzandola, che spigionava un gas acre, tale da stordire la vittima indotta a riporre denaro ed oggetti d’oro all’interno del frigorifero per prevenire la corrosione che sarebbe venuta dal contatto con il presunto mercurio. A Levak gli investigatori erano arrivati senza mai coglierlo in flagranza ma solo in base alle risultanze delle loro indagini.—
M.FIL.
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