Raid dei ladri, case e auto nel mirino

Bibano, visitate di notte anche due aziende agricole. Atti vandalici e uova contro i muri dove i ladri non hanno trovato nulla
Di Diego Bortolotto
ALLEGRANZI GODEGA S U lista elettorale BONET SINDACO..VINICIO BERNARDI godega lista elettorale - Vinicio Bernardi
ALLEGRANZI GODEGA S U lista elettorale BONET SINDACO..VINICIO BERNARDI godega lista elettorale - Vinicio Bernardi

GODEGA SANT’URBANO. Raid dei “ladri di galline” la notte scorsa a Bibano, tra il centro della frazione e Salvatoronda. I malviventi, oltre a scassinare alcune auto in sosta, hanno visitato almeno sei proprietà private e sono penetrati in un allevamento di ovaiole e nel capannone dell'Agribibano.

Diversi cittadini bibanesi si sono ritrovati ieri mattina nella nuova stazione dei carabinieri di Godega per presentare denuncia di furto. Al risveglio, prendendo le auto per andare al lavoro, le hanno ritrovate scassinate. Sono spariti cellulari, occhiali, macchine fotografiche, contanti e persino cibo. I malviventi hanno arraffato tutto quello che hanno trovato. E dove non hanno recuperato nulla, si sono scatenati con atti vandalici. Nello stabilimento della azienda agricola “Il becco giallo” hanno spaccato uova contro i muri e imbrattato dappertutto.

Il raid è probabilmente iniziato proprio dall’allevamento di galline ovaiole, situato in via Zoncè in località Salvatoronda. Lì i ladri sono entrati nel capannone dove vengono allevati diecimila pennuti. Non trovando niente di valore, dopo i vandalismi, attraversando i campi si sono spostati in centro a Bibano, in via Marconi. I delinquenti hanno cominciato a battere a tappeto dall’area della storiche barchesse di Villa Savorgnan. Hanno buttato giù recinzioni e scavalcato muri alti oltre due metri, passando in serie le proprietà delle famiglie Peruzzetto, Dal Cin, Bernardi e Gobbo. Tra queste, anche il garage dell’ex assessore alla fiera e presidente della Pro Loco, Vinicio Bernardi. «È stato più il disagio creato che non il valore di quanto rubato - spiega Bernardi - la preoccupazione che possa essere una “mappatura” del territorio, per mettere a segno colpi maggiori».

Ieri mattina l’imprenditore si è trovato con l’auto aperta, erano spariti degli occhiali e degli spiccioli. Anche nelle altre proprietà vicine si è ricalcato lo stesso copione. Non sarebbero stati trovati segni di effrazione nelle case. Forse i ladri volevano impossessarsi di un’auto, com’era avvenuto nelle scorse settimane con la Bmw M3 dell’imprenditore pianzanese Stefano Zanette, data alle fiamme dopo aver messo a segno dei colpi.

Il timore maggiore tra i residenti è che possa essere stato un sopralluogo per osservare le ville. Ma ora a Bibano, paese natale del governatore Luca Zaia e dove vive ancora la sua famiglia, tutti sono all’erta. Le denunce sono state raccolte dai militari della stazione di Godega, inaugurata venti giorni fa alla presenza del comandante generale, il generale Tullio Del Sette. «L’unica cosa positiva della vicenda - aggiunge l’ex assessore Bernardi - è che in poco tempo si è potuto fare la segnalazioni ai carabinieri di Godega».

Il raid ladresco si è concluso nel deposito dell’azienda Agribibano. Non è stato toccato il negozio, ma lo stabilimento che si trova vicino, verso Bibano di Sotto. «Hanno scassinato una finestrella e preso un cellulare dall’ufficio e del cibo - racconta il titolare Virgilio Gobbo - in tanti anni non avevamo mai subito un furto».

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