Quattro supermercati a Vedelago: timori per la nuova viabilità

Prossima apertura di un Famila con sbocco diretto sulla Sr53-Postumia Il vicesindaco: «È strada regionale, abbiamo comunque avviato verifiche» 
Agostini Vedelago cantiere supermercato Famila
Agostini Vedelago cantiere supermercato Famila

VEDELAGO. Uno svincolo stradale un po’ troppo… ardito quello che porterà al nascente supermercato Famila in via Marconi: e a notarlo non sono stati solo i residenti, ma anche la stessa amministrazione comunale. «In effetti», spiega il vicesindaco Marco Perin, «quella modifica alla viabilità ci è sembrato che non corrispondesse alle esigenze di un accesso a una struttura commerciale di quelle dimensioni.

Tant’è che abbiamo avviato una verifica sul progetto che la proprietà dell’immobile ha concordato con Veneto Strade, cui fa capo la gestione di via Marconi, in quanto si tratta di un tratto della Strada Regionale 53».

Al momento tutto sembra corrispondere e probabilmente solo quando il supermercato sarà operativo si potrà verificare sul campo se quello svincolo non presenta problemi per quanto riguarda la sicurezza.

Ma questo non è l’unico aspetto a preoccupare di questa nuova presenza commerciale: i residenti restano infatti un po’ perplessi che in un centro di 6.500 abitanti, un altro supermercato si aggiunga agli altri tre già esistenti a poca distanza l’uno dall’altro. Proprio dietro al municipio, tra via Papa Sarto e via Mattara vi è l’Alì che a breve conquisterà maggior spazio: una operazione che non ha mancato di suscitare polemiche perché andrebbe ad occupare uno spazio ad uso pubblico, se dovesse essere verificata l’esistenza del vincolo sull’area, che però appare non perfezionato.

Sempre in via Marconi c’è pure il Lidl che ha preso il posto del negozio di calzature Baldin, mentre in via Castellana c’è una insegna In’s. Ma la concentrazione di supermercati non riguarda solo Vedelago: a Resana, ad esempio, a pochissima distanza tra loro vi sono un Alì, un Eurospin e lo storico supermercato Sartorello.

Per il vicesindaco di Vedelago Perin «la concorrenza sarà tra i grandi supermercati, ma non dovrebbe avere ripercussioni sui cosiddetti negozi di vicinato».

I gestori di questi ultimi invece temono la battaglia a base di prezzi ribassati che caratterizza ogni nuova apertura di strutture a medie dimensioni: un boom che poi magari rientra, ma che rischia di assestare colpi pesanti a quelle a conduzione familiare.

E sempre su Vedelago pende anche la spada di Damocle del centro commerciale Sira: il 9 ottobre scorso l’ennesima asta dopo il fallimento dell’attività commerciale con questo marchio è andata ancora deserta, pur proponendo l’area all’interessante offerta di un milione e 700 mila euro.

Ovviamente si ritenterà con un ulteriore ribasso del 25 per cento. Quale sarà il suo destino? Almeno per la parte più nuova del complesso la vocazione commerciale sembra destinata a rimanere (in passato si era vociferato anche di un possibile arrivo della catena Tosano, ipotesi poi rivelatasi infondata).

E poi c’è la prossimità (7-8 minuti di strada) con i quartieri commerciali di Castelfranco tra viale Europa e piazza Serenissima (anche qui con grandi supermercati che sono praticamente dirimpettai) e quello sull’incrocio Barbesin, entrambi che si affacciano sempre sulla SR 53. Insomma quanto basta per non far dormire sonni tranquilli ai “piccoli” commercianti vedelaghesi, che in questi ultimi anni hanno visto, soprattutto nel capoluogo comunale, sempre più aumentare le serrande chiuse.

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