«Puzza nell’aria»: a Zero Branco nasce il comitato contro il caseificio

I residenti si sono associati e chiedono risposte e interventi «Sia l’azienda che il Comune non rispondono, adesso basta» Il dubbio: c’entra la discarica?
AGOSTINI AG.FOTOFILM ZERO BRANCO CASEIFICIO TONON IN VIA ALESSANDRINI
AGOSTINI AG.FOTOFILM ZERO BRANCO CASEIFICIO TONON IN VIA ALESSANDRINI

ZERO BRANCO. «I problemi legati agli odori sono tutt'altro che risolti: ci costituiamo in comitato per far sentire la nostra voce». Il messaggio arriva da Sant'Alberto, dove un gruppo di cittadini - in seguito alla questione degli odori legati allo storico caseificio Tonon - ha deciso di unirsi in di associazione. L'hanno annunciato nei giorni scorsi, quasi in risposta alla notizia che l'azienda - dalle 9 alle 12 di domenica - farà il proprio "open day", aprendo le porte per mostrare la produzione e chiarire tutti i lavori effettuati negli ultimi tempi all'impianto. Perchè se a Sant'Alberto c'è chi la puzza non la sente, dal neo comitato dicono di sentirla ancora, e non ci stanno a chiudere la vicenda con un buffet.

«Siamo sul piede di guerra» scrivono in una nota dal comitato, chiamato "Salute a Sant'Alberto", «dopo un intervento straordinario ed i sopralluoghi di Arpav si era detto che il problema si sarebbe risolto in alcuni giorni. E invece la puzza c’è ancora. Dopo mesi di silenzio assordante e immobilismo anche da parte dell’amministrazione, la scelta di organizzare una “festa con aperitivo”» scrivono, «ha fatto infuriare molti cittadini. Fino ad ora l’azienda non si è espressa minimamente sul tema» incalza il comitato, «e non ha portato pubblicamente le scuse per i disagi provocati». Il tutto mentre tra qualche mese, a gennaio, il caseificio Tonon festeggerà i quarant'anni di attività a Zero Branco, solo quest'anno "conditi" da polemiche.

Intanto, però, in paese emerge anche l'ipotesi che eventuali odori, in alcune giornate, arrivino anche dalla vicina ex discarica Zeriolo, e non abbiano quindi nulla a che vedere con la produzione dei formaggi. Ipotesi possibile? C’è chi chiede di verificare. 

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