«Puzza nell’aria»: a Zero Branco nasce il comitato contro il caseificio

ZERO BRANCO. «I problemi legati agli odori sono tutt'altro che risolti: ci costituiamo in comitato per far sentire la nostra voce». Il messaggio arriva da Sant'Alberto, dove un gruppo di cittadini - in seguito alla questione degli odori legati allo storico caseificio Tonon - ha deciso di unirsi in di associazione. L'hanno annunciato nei giorni scorsi, quasi in risposta alla notizia che l'azienda - dalle 9 alle 12 di domenica - farà il proprio "open day", aprendo le porte per mostrare la produzione e chiarire tutti i lavori effettuati negli ultimi tempi all'impianto. Perchè se a Sant'Alberto c'è chi la puzza non la sente, dal neo comitato dicono di sentirla ancora, e non ci stanno a chiudere la vicenda con un buffet.
«Siamo sul piede di guerra» scrivono in una nota dal comitato, chiamato "Salute a Sant'Alberto", «dopo un intervento straordinario ed i sopralluoghi di Arpav si era detto che il problema si sarebbe risolto in alcuni giorni. E invece la puzza c’è ancora. Dopo mesi di silenzio assordante e immobilismo anche da parte dell’amministrazione, la scelta di organizzare una “festa con aperitivo”» scrivono, «ha fatto infuriare molti cittadini. Fino ad ora l’azienda non si è espressa minimamente sul tema» incalza il comitato, «e non ha portato pubblicamente le scuse per i disagi provocati». Il tutto mentre tra qualche mese, a gennaio, il caseificio Tonon festeggerà i quarant'anni di attività a Zero Branco, solo quest'anno "conditi" da polemiche.
Intanto, però, in paese emerge anche l'ipotesi che eventuali odori, in alcune giornate, arrivino anche dalla vicina ex discarica Zeriolo, e non abbiano quindi nulla a che vedere con la produzione dei formaggi. Ipotesi possibile? C’è chi chiede di verificare.
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