Put chiuso e divieti, traffico in tilt a Treviso

TREVISO. Revocata la domenica ecologica per maltempo. Ma non i divieti di transito in mezzo Put, i divieti di accesso in metà varchi delle mura e i divieti di sosta in mezzo centro storico.
Tutti provvedimenti necessari per permettere lo svolgimento della Roller Day Marathon, lungo un percorso di gara ricavato in parte sul Put interno e in parte su quello esterno mura. Ma tanta gente, ieri mattina, credeva che con la revoca della domenica ecologica fossero saltati anche i divieti, che invece erano legati alla gara sportiva. Risultato: almeno dalle 11 fino alle 13 si registravano automobili incolonnate sulle principali arterie del traffico radianti del Put. Auto che, una volta arrivate alle transenne che costeggiavano mezzo Put esterno, erano costrette a fare inversione di marcia. Non parliamo dei residenti del centro, che non hanno lesinato telefonate di protesta ai vigili urbani.
La chiusura per ore del Put dal tratto di porta Carlo Alberto fino a porta Calvi compresa, ha insomma creato un tappo. E più di un parroco del centro storico, alle prese in questo periodo con le comunioni, non l’ha presa bene. Anche perché domenica prossima tornerà la chiusura di Put e centro per la Popolarissima, e la domenica successiva, che peraltro è la domenica delle Palme, si ripeterà la stessa scena per la Treviso Marathon. Sia chiaro: tutti eventi bellissimi, che rivitalizzano la città, ma che hanno evidenti, oggettive ripercussioni sul traffico anche per chi è diretto in chiesa, e il parroco di Santa Maria Maddalena, dietro piazza del Grano, ne sa qualcosa.
La polizia municipale ha comunque fatto il massimo per ridurre i disagi: per le comunioni in programma alla parrocchia di Sant’Agnese, ad esempio, ha incontrato per tempo i genitori consegnando loro una mappa con le deviazioni e i divieti, sottolineando che Borgo Cavour ieri era raggiungibile solo dalla stazione dei treni, ossia da via Roma, e tutto è filato liscio. Ma la stragrande maggioranza degli automobilisti non era a conoscenza del fatto che, pur saltando la domenica ecologica, non saltavano i divieti legati alla gara di pattini in linea, che ha chiamato centinaia di atleti da tutta Italia. E qualche parolaccia è fioccata, alle transenne, come in zona Siora Andriana del vescovo con le auto prima in coda, poi costrette a girare su via Piave appunto perché l’anello del Put era chiuso al traffico.
«Abbiamo ricevuto proteste e segnalazioni», ammette il vicesindaco di Treviso Roberto Grigoletto, «ma simili eventi per forza di cose portano disagi al traffico. È comunque inutile girarci attorno: bisogna ammettere che probabilmente non è passata la comunicazione che il maltempo avrebbe annullato la domenica ecologica ma non la gara sportiva. I nostri vigili infatti si sono trovati di fronte a cittadini che vista la pioggia pensavano di trovare la città aperta anche lungo il percorso della gara. Siamo dispiaciuti. Certo è che nonostante gli aggiustamenti e gli accomodamenti che negli anni abbiamo apportato, in primis l’assessore allo Sport, per far convivere manifestazioni sportive e non solo con le giuste e comprensibili esigenze di residenti e fruitori domenicali della città, ancora qualcosa di ulteriore andrà pensato e fatto per diminuire i disagi».
E, tra l’altro, si ripropone la questione: non sarebbe meglio organizzare le domeniche ecologiche slegate dagli eventi sportivi? Il Comune ha pensato a una simile abbinata per cercare di concentrare i disagi, approfittando dei divieti per la gara per invitare i trevigiani a prendere la bici invece dell’auto. Ma forse non è la formula migliore, la gente si confonde. E poi: per certe gare, non sarebbe meglio usare solo il Put interno alle mura?
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