Pulizie in ospedale a Treviso, denuncia di Copma in Procura

Ospedale di Treviso, Benazzi sblocca lo stallo dell’appalto con un ultimatum. È corsa al posto in Manutencoop, ma Copma insorge e denuncia alla Procura
de polo AG.FOTOFILM treviso imprese pulizie ospedale coda per firme
de polo AG.FOTOFILM treviso imprese pulizie ospedale coda per firme

TREVISO. Manutencoop vince il primo round: ieri pomeriggio la maggior parte delle 250 dipendenti Copma ha firmato per la nuova società, responsabile delle pulizie al Ca’ Foncello dallo scorso 2 aprile.

Ha pesato sia l’ultimatum del direttore dell’Usl 2 Francesco Benazzi (chi non avesse firmato con Manutencoop entro le 18 di ieri sarebbe rimasto a piedi), sia l’incontro di martedì sera in cui la nuova società, l’azienda sanitaria e le parti sociali hanno ribadito che il contratto non sarebbe mutato nel passaggio da una ditta all’altra.

Alle 17 di ieri, quindi, 220 delle 250 dipendenti avevano firmato il passaggio volontario alla nuova ditta. Copma, tuttavia, non ci sta: il presidente Alberto Rodolfi annuncia di aver presentato una denuncia in Procura a Treviso, e lamenta le pressioni subite dalle dipendenti per cambiare casacca.

Il braccio di ferro quindi è lungi dall’essere concluso. L’ultimatum di Benazzi si è reso necessario per sbloccare una situazione che era diventata incandescente.

Copma, che ritiene di essere ancora titolare del servizio ed è ricorsa al Tar, non ha ancora consegnato a Manutencoop, ufficialmente subentrata dal 2 aprile, la lista dei lavoratori. E fino a ieri sera le 250 dipendenti non avevano effettuato il passaggio volontario da un’azienda all’altra non fidandosi della promessa di Manutencoop, ribadita alle parti sociali fin dallo scorso 21 marzo, di mantenere le stesse condizioni contrattuali.

L’ennesimo incontro tra le parti, martedì sera, dopo la protesta delle lavoratrici all’esterno del Ca’ Foncello, aveva portato alla presa di posizione di Usl 2, azienda, Fisascat Cisl e Filcams Cgil in cui si ribadiva la promessa a mantenere le condizioni di prima. Più dell’annuncio, però, ha potuto la deadline indicata da Benazzi, le 18 di ieri sera: «Copma continua a non fornire l’elenco delle dipendenti, abbiamo anche chiesto un incontro in Prefettura che però non è ancora stato fissato, quindi abbiamo posto un limite temporale» spiega il dg dell’Usl 2, «per due giorni abbiamo lasciato che entrambe le ditte effettuassero le pulizie, ma da giovedì nessun altro potrà entrare se non Manutencoop, che per noi è la titolare del servizio. Chi ha firmato entro le 18 di mercoledì è da considerarsi “arruolato”».

Alle parole di Benazzi replica indirettamente Alberto Rodolfi, numero uno di Copma: «Questa vicenda sarà ancora lunga, ci sono varie questioni che abbiamo posto al Tribunale delle imprese, al Tar del Veneto, alla Procura di Treviso con una denuncia inerente ad altri fatti di cui ci stiamo occupando».


©RIPRODUZIONE RISERVATA
 

Argomenti:sanità

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso