Pro-Gest fa shopping e sbarca al Sud

ISTRANA. Non si arresta la crescita di Pro-Gest: dopo l’ammissione dell'offerta vincolante di acquisto per la cartiera Burgo di Mantova la scorsa settimana, ieri il gruppo guidato dalla famiglia Zago ha completato l’operazione di acquisto di due unità operative di Mauro Benedetti Spa che garantiranno all’azienda di Ospedaletto un presidio territoriale da nord fino alla punta dello stivale. Oltre mille dipendenti, 19 aziende (cui aggiungere le due nuove unità operative del gruppo Benedetti e, presto, la cartiera Burgo), di cui quattro cartiere, distribuite in sette regioni, un fatturato di 351 milioni di euro.
È il biglietto da visita di Pro-Gest, la holding trevigiana di proprietà della famiglia Zago che, dopo aver presentato un’offerta vincolante di acquisto, accettata (per una cifra che si aggirerebbe sui 16 milioni di euro, non confermata da Zago) per la cartiera Burgo di Mantova ora ha portato a casa un altro importante risultato. Pro-Gest e Mauro Benedetti SpA hanno annunciato di aver completato la cessione delle unità operative di Modugno (53 dipendenti) e di Carnate (67 dipendenti) dell’azienda con sede legale a Perugia.
Un’operazione che assicura un ulteriore rafforzamento della presenza del gruppo veneto nella parte finale della filiera, ovvero nella produzione di scatole finite. Oltre che ancora un più efficace presidio territoriale: lo scatolificio di Modugno (Bari) rappresenta per il gruppo Pro-Gest la prima unità operativa nel sud Italia. «Siamo convinti che l’acquisizione di queste due unità operative rappresenti un passaggio importante nel consolidamento e nello sviluppo di Pro-Gest», commenta Bruno Zago, «l’unità di Carnate rafforza ulteriormente la nostra presenza in Lombardia, uno dei nostri mercati di riferimento principali. L’unità di Modugno, invece, ci avvicina a clienti che prima servivamo da unità produttive più lontane e ci permette di guardare al sud Italia come a un’area di espansione».
Zago, che ieri ha incontrato i dipendenti dei nuovi stabilimenti appena entrati nel gruppo non rivela il costo dell'operazione. «È presto per fare un bilancio di costi e benefici: entrambi gli stabilimenti verranno potenziati per ottenere da loro il migliore risultato. Verosimilmente i lavori richiederanno un anno di tempo». L’acquisizione fa balzare il numero degli stabilimenti e aziende di Zago a quota 21 tra cartiere, ondulatori, aziende per il packaging e quelle dei prodotti speciali. Tra quelle che hanno registrato i risultati più interessanti lo scatolificio Trevikart Srl a Ospedaletto (110 dipendenti per 60 milioni di euro di fatturato), Cuboxal (110 dipendenti per 48 milioni di fatturato) e le cartiere di Villa Lagarina (75 dipendenti; stabilimento primario che l’anno scorso ha generato 120 milioni di fatturato con poco più di una sessantina di dipendenti). Il gruppo Pro-Gest oltre 351 milioni di euro di fatturato nel 2014, è leader in Italia nel settore della produzione di carta, cartone e imballaggi.
Dal 2012 al 2014 il fatturato del gruppo è cresciuto del 25%, mentre l’Ebitda è passato da 33 a 50 milioni di euro. «Queste operazioni siamo riuscite a realizzarle grazie alle nostre forze. Grazie ad un 2014 che si è concluso positivamente», continua Zago, «e prevediamo un 2015 altrettanto soddisfacente: miriamo ad un fatturato tra i 480 e i 500 milioni di euro». Solo venerdì corso l’offerta vincolante per l’acquisto dello storico stabilimento mantovano delle cartiere Burgo presentata da Pro-Gest è stata accettata. «Un'acquisizione importante», conclude Zago, «che per la posizione strategica e per le potenzialità dello stabilimento ci consentirà di essere competitivi a livello europeo».
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