La candidata alle regionali che poche ore dopo il voto ha dato alla luce Tito
L’opitergina Giulia Princivalli, candidata al consiglio regionale per Alleanza Verdi e Sinistra, nel giorno dopo lo spoglio ha partorito il secondogenito: «La mia vittoria». Resterà fuori dal Consiglio nonostante 1.375 preferenze

Un’emozione indescrivibile ha chiuso l’intensa stagione elettorale di Giulia Princivalli, candidata al consiglio regionale per Alleanza Verdi e Sinistra e segretaria provinciale di Sinistra Italiana. Nonostante le 1.375 preferenze raccolte in provincia di Treviso non siano bastate per l'elezione, la consigliera comunale di opposizione a Oderzo ha conquistato la sua vittoria più grande con un tempismo perfetto: la nascita del suo secondogenito, Tito. Subito dopo aver terminato di seguire gli scrutini la notte di lunedì, le si sono rotte le acque, e la mattina del 25 novembre il piccolo è venuto alla luce.
Princivalli, ci racconta la sua campagna elettorale?
«Ero in attesa del mio secondo figlio, dopo Lea che ha due anni. È stato un doppio sforzo però credo e spero sia stato un messaggio importante: sia perché le donne possono fare tutto e non scegliere tra i figli e le proprie passioni, sia perché la politica è ciò che faccio per costruire un mondo migliore per i nostri figli».
La nascita di Tito ha aggiunto ulteriore gioia e orgoglio personale?
«Lunedì notte dopo aver finito di vedere gli scrutini e con un tempismo perfetto mi si sono rotte le acque, e la mattina del 25 novembre è venuto alla luce Tito, la mia vittoria più grande, anche perché è nato da parto naturale dopo un precedente cesareo. È stata un'emozione indescrivibile e sono felice sia nato nella giornata per l'eliminazione della violenza contro le donne, un vero auspicio per un mondo migliore. Colgo l'occasione per ringraziare tutte le operatrici e operatori sanitari dell'ospedale di Oderzo per la professionalità e la gentilezza. Dopo mesi di campagna elettorale parlando di sanità, mi sono resa conto personalmente di quanto la nostra pubblica sia un bene preziosissimo da difendere con le unghie».
Passando all'analisi del voto, che ne pensa dell’astensione?
«Ormai va a votare meno di un cittadino su due. Un allarme per la nostra democrazia, che la politica dovrebbe prendere in considerazione, anche ripensando alla creazione e all'allargamento di nuovi spazi democratici».
Un’analisi del successo del centrodestra e in particolare della Lega?
«Ha comunque retto e si è confermata vincitrice grazie al suo forte legame territoriale e amministrativo».
Vede elementi positivi nel risultato del centrosinistra?
«In questo quadro credo che il centrosinistra abbia fatto un ottimo risultato: nonostante la sconfitta e che si sia solo sfiorato la soglia del 30% siamo riusciti a invertire una tendenza e ad avere un risultato migliore rispetto alle ultime tornate elettorali».
Questo risultato, per la segreteria di Sinistra Italiana, cosa rappresenta?
«È un segno che qualcosa sta iniziando a scricchiolare anche in una regione storicamente difficile, grazie a una coalizione unita e ampia e a temi e proposte chiare e radicali. Avs è la seconda forza della coalizione e ha confermato il trend recente, con l'elezione di Cunegato e Ostanel, che garantiranno un'opposizione seria e competente».
Le 1.375 preferenze che ha raccolta sono i il frutto del lavoro politico di Sinistra Italiana nel progetto Avs?
«Tutte queste preferenze sono anche un'importante responsabilità di rappresentanza, e ci danno la carica per continuare a rafforzare il nostro lavoro nel territorio».
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso








