Primo caso di influenza “suina” del 2018: ricoverato al Ca’ Foncello di Treviso

TREVISO. L’influenza stagionale è arrivata insieme alle festività natalizie. All’ospedale di Treviso il primo caso di influenza “suina” A/H1N1, nella temuta variante del 2009 che provocò una pandemia di contagi in Europa. Febbre alta e difficoltà respiratorie i sintomi che hanno costretto il paziente a essere trasportato dall’Altopiano di Asiago all’ospedale Ca’ Foncello. Dopo la diagnosi, l’uomo sta seguendo una terapia antivirale, e ora sta meglio.
COS’È LA SUINA. L’influenza suina si manifesta il più delle volte come la classica influenza stagionale ma, specie negli anziani e nei bambini, c’è il rischio che l’infezione sviluppi patologie respiratorie più serie come la polmonite. Nove anni fa, l’Organizzazione Mondiale della Sanità lanciò “l’allarme suina” per la diffusione planetaria del virus che contagiò circa 482 mila persone.
l’APPELLO A VACCINARSI. I medici trevigiani rinnovano quindi l’appello a vaccinarsi con il siero antinfluenzale. C’è ancora tempo per sottoporsi all’immunizzazione. Quest’anno il farmaco tetravalente contro i ceppi A gruppo H1N1 (suina), H3N2 e B “Colorado” sarà disponibile fino al 31 gennaio, ma gli esperti consigliano di anticipare la profilassi dato che il virus è già in circolazione in Veneto, un paio di settimane prima rispetto al resto d’Italia, portando con sé febbre, dolori articolari e infezioni delle vie aeree.
CAMPAGNA ANTINFLUENZA. «Il vaccino antinfluenzale rappresenta una protezione importante a beneficio della salute», ha ricordato nei giorni scorsi Mauro Ramigni, del servizio Igiene e Sanità della Madonnina, che ha realizzato uno studio sulla popolazione trevigiana over 65 dell’ex Usl 9 insieme all’Istituto Superiore di Sanità. «Tra il 2014 e il 2017 il vaccino antinfluenzale ha salvato la vita a 900 trevigiani ed evitato 1.500 ricoveri», ha spiegato Ramigni. La profilassi è gratuita e consigliata per gli over 65 e le donne che in questo periodo si trovano tra il secondo e il terzo trimestre di gravidanza, nonché alle persone tra i 6 mesi e i 65 anni affette da patologie croniche.
PRONTO SOCCORSO. Per fronteggiare l’arrivo dell’influenza in concomitanza con la chiusura per ferie di numerosi ambulatori dei medici di famiglia, il direttore generale dell’Usl 2 Francesco Benazzi ha rafforzato turni e personale del Pronto Soccorso al Ca’ Foncello. Fino al 2 gennaio sono state attivate 160 ore in più per l’attività infermieristica con l’incremento di 10 turni di infermieri del Pronto Soccorso e altrettanti nell’area del Ps Pediatrico. Potenziato anche l’ambulatorio dei codici bianchi.
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