Primarie Pd, Enrico Quarello contro tutti

Primarie del Pd per la scelta dei candidati alle politiche del 2013, l’ex segretario provinciale del Pd Enrico Quarello spara ad alzo zero: «I trevigiani in corsa per entrare nel collegio Veneto 2 sono nove: troppi, così si dà l’idea di voler solo una poltrona in Parlamento. E poi persone come la Rubinato, a fine del secondo mandato tra Camera e Senato, non dovrebbero ricandidarsi. E non è giusto che alle primarie finiscano due pensionati come Franco Zanata e Claudio Niero. La Puppato, infine, non è questo miracolo che si dice di consenso popolare...».
Quarello rincara: «Come molti militanti del Pd, ho appreso le candidature alle primarie per la scelta dei parlamentari del Pd della mia provincia. Pur consapevole che le primarie sono per definizione aperte e considerato che molti si aspettavano una mia candidatura, voglio esprimere in poche righe il mio pensiero. Come dice Bersani, la ragione sociale del Pd sta fuori dal partito e non dentro il partito. Questo significa che prima dell’auto promozione deve intervenire la capacità e l‘ambizione di rappresentare questa provincia con spirito di servizio. Francamente speravo in una maggiore condivisione e ragionamento in questa fase e quindi in una sintesi nelle candidature. La rappresentazione di una grande offerta o la “corsa personale” sono separate da una linea marcata ben visibile ai cittadini elettori, linea definita dalla reale capacità di rappresentare questa provincia. Per questo credo che il Pd abbia bisogno di una figura “popolare e solare”, che sappia esprimere al meglio una visione genuina del pragmatismo tipico dei nostri cittadini, è soprattutto sotto questo profilo che riconosco la forza e le opportunità che coincidono con la candidatura della Casellato. Mentre chi ci ha già rappresentato in parlamento per due mandati poteva fare una atto di generosità e investimento su altre persone. E sulle candidature maschili mi spiace vedere che persone già pensionate non abbiano capito che la loro esperienza è certo utile e necessaria ma da loro ci si aspettava un sostegno a figure su cui investire per i prossimi 10 anni. Per questo voterò e inviterò a votare per l’uomo più giovane». (a.z.)
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