Prima nebbia sulla città, l’aeroporto Canova di Treviso va in crisi

La nebbia ha vinto i nuovi sistemi di gestione degli atterraggi installati anni fa, ma da sempre incapaci di gestire il traffico in caso di visibilità ridottissima come quella di ieri
DE WOLANSKI TREVISO CODA E NEBBIA ALL'AREOPORTO CANOVA
DE WOLANSKI TREVISO CODA E NEBBIA ALL'AREOPORTO CANOVA

TREVISO. Una pesante coltre di nebbia con visibilità ridottissima non solo sulla pista dell’aeroporto, ma anche lungo le strade della città e di tutti i Comuni contermini. Ieri per tutta la mattina a farla da padrone è stata lei, la prima nebbia fitta della stagione. Inevitabili i riflessi sui trasporti aerei.

Fortuna ha voluto che il Canova iniziasse l’attività piuttosto tardi, con prima partenza prevista sulle 9 e prima arrivo solo alle 10.20. Altrimenti il bilancio sarebbe stato ben peggiore di quello – comunque pesante – registrato ieri con centinaia di viaggiatori costretti ad attese di tre ore abbondanti.

La nebbia ha vinto i nuovi sistemi di gestione degli atterraggi installati anni fa, ma da sempre incapaci di gestire il traffico in caso di visibilità ridottissima come quella di ieri. E in affetti nella zona di San Giuseppe non si vedeva a un palmo di naso, come in buona parte della fascia da Quinto a Preganziol e Silea. E altrove non andava meglio. Di qui l’impossibilità di atterrare e partire, che ha imposto ai passeggeri in partenza per Malta alle 9.15 di decollare sì ma solo poco prima dell’una. Tre ore di attesa per quelli diretti a Parigi, due per quelli diretti a Praga alle 11.20, quando la nebbia ha iniziato ad alleggerirsi e la visibilità a crescere diminuendo così i tempi di attesa (un’ora per i passeggeri diretti a Sofia e Catania, mezz’ora quelli per Palermo delle 13). Gli arrivi? Come detto iniziavano dalle 10.20 e il primo, quello da Parigi, ha dovuto farlo altrove approfittando poi del bus per il trasbordo passeggeri. Gli altri tutti in ritardo fino a quando la situazione al Canova non si è normalizzata.

Tutto proseguito regolarmente poi fino a sera quando la visibilità nuovamente scarsa ha creato altri problemi al traffico aereo sul Canova. Per stamattina è stata annunciata da Arpav ancora foschia e nebbia in pianura, ma la pioggia annunciata già dal pomeriggio e per i prossimi giorni dovrebbe scongiurare nuovi banchi garantendo quindi il traffico aereo senza intoppi. Ieri, comunque, all’interno dell’aeroporto di Treviso nessun problema, se non i ritardi inattesi, grazie anche al personale in servizio nello scalo dove le scorse settimane, a causa degli inattesi guasti Ryanair, alcuni passeggeri erano stati costretti a 24 ore di attesa per decollare infine per Granada. Un’odissea. —

F.D.W.
 

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