Prima campanella al Pio X, tutte le novità del nuovo anno scolastico

La prima campanella suonerà oggi al Pio X per circa 1.500 alunni: cellulari vietati, e al Da Collo di Conegliano esordisce il percorso “4+2”

Mattia Toffoletto
Gli studenti al Pio X
Gli studenti al Pio X

Si riparte fra superiori compresse in quattro anni (nella Marca solo al turistico Da Collo di Conegliano), settimane corte (debuttano Giorgi-Fermi e Cavanis), divieto assoluto di smartphone in aula.

Prima campanella stamattina per circa 1.500 alunni del Pio X, domani anticipano le prime del Planck, mentre mercoledì sarà il primo giorno di scuola per tutti gli altri, riportando in classe circa 100 mila studenti in tutta la provincia (33 mila alle primarie, 23 mila alle medie, 38 mila alle superiori).

Ma il ritorno sui banchi di settembre 2025 è segnato anche dalla novità dell’opzione maturità in quattro anni: a proporla, unica scuola della Marca a crederci, il Da Collo, che applicherà la riforma Valditara a una prima di 23 alunni. Dal punto di vista della viabilità, tutto dovrebbe filare liscio con la nuova fermata dei bus in stazione.

Il quattro più due

Si tratta dell’inedito percorso “quattro più due” , pensato solo per tecnici e professionali: quattro anni di scuola superiore, con la possibilità di aggiungere un biennio Its, quell’Istruzione tecnica superiore che tanto appeal si sta garantendo negli ultimi anni per la capacità di placement superiore al 90%. Con la maturità in tasca in quattro anni, lo studente potrà inoltre iscriversi all’università, evidenziando la rivoluzione insita nella riforma: completare le superiori a 18 anni significa allinearsi ad altri Paesi europei.

Una piccola grande rivoluzione che potrebbe essere imitata, nei prossimi anni, da altre scuole trevigiane: lo scorso gennaio i tempi concessi dal ministero per decidere furono stretti, così altri istituti preferirono rinviare e prendersi più tempo per mettere in cantiere l’eventuale svolta.

E se nelle ultime settimane si è meritata attenzione la stretta sull’uso dei cellulari alle superiori, imponendo nelle scuole non attrezzate la corsa all’acquisto di armadietti e cassettine per mettere sotto chiave uno dei passatempi preferiti della generazione Z, non va sottovaluta l’importanza del passo compiuto dall’istituto turistico coneglianese diretto dal preside Vincenzo Gioffré: «Sono curioso di capire come i ragazzi affronteranno il nuovo percorso, un’opzione più impegnativa perché prevede più ore di lezione e i programmi sono compressi in quattro anni. C’è la possibilità di arrivare alla maturità prima, ma noi li prepareremo anche a un eventuale percorso di sei anni, con l’aggiunta dell’Its».

Effetto Unesco

Le ore settimanali in prima saranno 33, una in più rispetto all’orario canonico: tre giorni prevedono la sesta ora con chiusura alle 13. 10, la durata dell’ora è stata ridotta a 50 minuti. Le opzioni Its? Il Da Collo punterà a legarsi a doppio filo, ad esempio, a quelli di Jesolo e Lancenigo, il secondo più incentrato sul food&wine.

«Vogliamo essere pionieri, riteniamo che il turismo sia un settore da cavalcare: pensiamo all’effetto Unesco nelle nostre colline o alle Olimpiadi Milano-Cortina 2026», le parole scelte dal dirigente Gioffré al varo del progetto.

Il sabato libero

Nel mentre, fa proseliti la settimana corta (in aula dal lunedì al venerdì), opzione consentita dall’autonomia scolastica, già attuata da anni nei comprensivi. E, a livello di superiori, da alcuni istituti pionieri: Pio X, Astori, Berto e, limitatamente ad alcune classi, Da Vinci e Riccati.

Da settembre 2025 si uniscono i 1.200 studenti del Giorgi-Fermi a Treviso e i 150 del paritario Cavanis a Possagno. Un cambiamento significativo, numero di iscritti alla mano, per il tecnico-professionale diretto dalla preside Giuliana Milana, già abituato alle sperimentazioni: un anno fa aveva introdotto le aule tematiche (per materia) in stile università. —

 

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