Presta telefonino al detenuto Assolti carcerato e secondino

Erano entrambi finiti a processo per corruzione, detenuto e secondino: secondo l’accusa, l’agente avrebbe prestato il suo cellulare al carcerato in cambio di soldi e favori. Ma Roberto Gallinaro,...

Erano entrambi finiti a processo per corruzione, detenuto e secondino: secondo l’accusa, l’agente avrebbe prestato il suo cellulare al carcerato in cambio di soldi e favori. Ma Roberto Gallinaro, agente di polizia penitenziaria di 35 anni, residente a Giavera del Montello e in servizio a Treviso, e Raffaele De Pasquale, 39 anni, napoletano, all’epoca dei fatti rinchiuso nella casa circondariale di Santa Bona, sono stati assolti perché il fatto non sussiste.

Il pubblico ministero aveva chiesto una condanna a tre anni per il secondino e a quattro anni per l’ex detenuto: Gallinaro avrebbe messo a disposizione un telefono cellulare per poter comunicare con l’esterno ricevendo in cambio alcuni regali, in particolare un orologio.

La convivente di De Pasquale in fase di indagini preliminari aveva confermato di aver parlato più volte al telefono con il detenuto. Durante il processo una gioielliera ha testimoniato che il secondino (come aveva sempre sostenuto il diretto interessato) aveva comprato l’orologio “incriminato” per il suo matrimonio. Una testimonianza che ha fatto cadere ogni dubbio sull’innocenza dei due imputati. (f.p.)

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