Prepara il caffè, esplode il fornello a gas: ustioni gravissime per un camionista

FARRA DI SOLIGO. Esplode la bombola del fornello da campeggio con cui si stava preparando il caffè: il 46enne Antonio Spadetto di Col San Martino finisce ricoverato al Centro grandi ustioni di Padova. Un boato, poi fumo e fiamme. È questo quanto affermano di aver sentito venerdì notte, attorno a l’una, diversi residenti di via Canal Nuovo, nei pressi del civico 53 dove risiede l’autista 46enne.
L’INCIDENTE
Come risulta dalle indagini dei carabinieri, l’autista, che vive da solo, l’altra notte si stava preparando un caffè con un fornello da campeggio collegato a una bombola quando, per cause ancora da accertare da parte dei periti che ieri pomeriggio erano impegnati nei rilievi, una perdita di gas ha innescato l’esplosione e l’incendio che ha distrutto l’intera abitazione. «Abbiamo udito un frastuono che ci ha spaventato - raccontano alcuni vicini di Spadetto - siamo scesi in strada e abbiamo notato il fumo uscire dall'abitazione, abbiamochiamato i soccorsi».
I SOCCORSI
Mentre le fiamme divampavano nella casa al civico 53 di via Canal Nuovo, in una decina di minuti, sul posto, si sono riversate due squadre dei vigili del fuoco, da Conegliano e Montebelluna, i paramedici del Suem 118 ed i carabinieri della caserma locale. Antonio Spadetto è uscito dall’abitazione sulle proprie gambe e gli sono state prestate le prime cure sul posto per poi esser trasferito all’ospedale grandi ustioni di Padova. Il 46enne è in gravi condizioni ma non in pericolo di vita. I pompieri si sono coordinati per domare le fiamme e, in sequenza, bonificare l’area: operazioni che hanno richiesto oltre tre ore di lavoro in piena notte.
CASA INAGIBILE
L’abitazione, visti i danni ed il fumo che si è propagato per tutti e tre i piani, è stata dichiarata inagibile. Ieri intanto, le indagini dei tecnici dei pompieri sono continuate, senza sosta, fino al tardo pomeriggio. Resta infatti da stabilire se il rogo sia stato causato esclusivamente da un guasto dell’apparecchiatura da giardino, oppure a qualche distrazione da parte dello stesso Spadetto. E questo episodio capita pochi giorni dopo un altro, ancora con il 46enne ptotagonista .
L’INCENDIO DELL’AUTO
Meno di una settimana fa, infatti, sempre in orario notturno, i vigili del fuoco erano già andati in soccorso di Spadetto perché la sua station wagon, parcheggiata nel giardino di casa, era andata a fuoco in circostanze non chiare, tanto da non escludere il dolo. Eventi così simili e ravvicinati potrebbero non essere collegati tra loro, o anche essere frutto di una doppia grave distrazione. La sola cosa certa, al momento, è che saranno i carabinieri, incrociando i loro dati con quanto emergerà dai rilievi dei pompieri, a vederci più chiaro. —
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