Preganziol, le civiche scelgono l’infermiere innamorato del sociale

PREGANZIOL. Lontano dai diktat delle segreterie di partito, puntando su un nome che da decenni è impegnato tra associazionismo e volontariato, ma che non è mai stato seduto in consiglio comunale. L’inedita alleanza tra le civiche «Tutti per Preganziol» di Massimiliano Spagnol e Primo Rudatis e «Cittadini X Preganziol” di Simone Tronchin ieri ha svelato il proprio candidato alle amministrative di maggio: Piersandro Albore, 52 anni, infermiere al distretto sanitario di via Palladio, un neofita della politica locale ma con una lunga gavetta nel sociale. A lungo responsabile dell’oratorio di Preganziol, impegnato nella parrocchia di Sant’Urbano sui fronti dei giovani e della musica, Piersandro Albore è stato per 12 anni presidente del consiglio di istituto, è fondatore e presidente dell’associazione di volontariato «Agape Mission» e si occupa dell’assistenza sanitaria agli anziani. Sposato, ha due figli di 22 e 26 anni. La scelta è caduta su Albore, come ha spiegato il coordinatore di “Tutti per Preganziol” Primo Rudatis, «al termine delle consultazioni con partiti e movimenti. In nessuno abbiamo trovato il desiderio di cambiamento che vogliamo portare». «Albore è un candidato radicato sul territorio», ha sottolineato Spagnol, consigliere di opposizione uscente. «Nel programma dell’amministrazione Marton c’erano il dialogo con i cittadini e gli incontri nelle frazioni, tutti progetti interrotti in maniera brusca», ha sottolineato Simone Tronchin, ex assessore all’Urbanistica della giunta Marton defenestrato nel gennaio 2013 dopo il ‘caso don Corsi’, «solo ultimamente il sindaco gira per il paese, non per dialogare ma per promuovere se stesso». Piersandro Albore ha chiaro l’obiettivo: «Recuperare credibilità e fiducia da parte dei cittadini attraverso il confronto, dando risposte alle esigenze di Preganziol. Finora si sono limitati a governicchiare senza pensare al futuro». Tra le priorità, il sostegno alle famiglie in difficoltà e la creazione di una struttura per anziani, sia essa diurna o residenziale. E poi la sinergia con le associazioni, «moto propulsore della comunità» secondo Albore che conclude: «Non vogliamo farci prendere solo dalle emergenze, serve un progetto di sviluppo per Preganziol. Per dirla con una battuta, non vogliamo creare il partito dell’amore, ma amministrare con amore, questo sì».
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