Preganziol. Il colloquio con l'assessore finisce con una sberla

Vittima l'assessore Francesca Gomiero. L’aggressore, seguito dai servizi sociali, è stato denunciato

PREGANZIOL. Non sono bastate le successive e ripetute scuse all’indirizzo del sindaco Paolo Galeano: le escandescenze di un cinquantenne preganziolese, noto da tempo ai servizi sociali, stavolta finiscono in tribunale. G.T. queste le iniziali del soggetto, lunedì scorso ha proprio esagerato: il suo colloquio con l’assessore alle politiche sociali Francesca Gomiero è finito con un ceffone ai danni della giovane esponente della giunta comunale.

Alla donna non è rimasto altro da fare che denunciare l’accaduto alle forze dell’ordine. «Abbiamo tentato di aiutare questa persona in tutti i modi» spiega il sindaco Paolo Galeano «da molti anni è seguito dagli assistenti sociali del comune. Ma si tratta di un caso molto problematico: per fare un esempio, nell’ultimo anno, sono stati tentati tre diversi inserimenti in centri di recupero, ma nessuno di questi è andato a buon fine». Che l’uomo non fosse del tutto animato da buone intenzioni, l’assessore al sociale l’aveva capito subito. Anche per questo durante l’appuntamento, richiesto proprio dal diretto interessato per chiedere soldi al comune, aveva lasciato aperta la porta. Dopo un breve scambio la situazione aveva preso una brutta piega: «L’assessore Gomiero» ricostruisce il sindaco «ha cercato di concludere l’incontro, perché il suo interlocutore mostrava un’aggressività eccessiva e si stava progressivamente agitando. Ma quando si è alzata per salutarlo e per invitarlo a togliere il disturbo in tutta risposta si è vista recapitare un ceffone in faccia».

Dopo l’episodio la donna è ricorsa alle cure del pronto soccorso e ha deciso di sporgere denuncia: essendo in quel momento impegnata nelle funzioni di assessore, l’accusa formulata dai carabinieri di Mogliano nei confronti dell’iroso cinquantenne, che per anni ha vissuto come clochard, è di “aggressione a pubblico ufficiale”.

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