Pozzobon: «Non l'ho ucciso, ero al bar»
Ieri il cameriere moglianese ha riaffermato la sua innocenza davanti al giudice: «Ho un alibi»

Pozzobon ieri con gli agenti di polizia penitenziaria
MOGLIANO.
Omicidio di Favaro Veneto: Paolo Pozzobon ha respinto le accuse e a sorpresa ha sostenuto di avere un alibi per l'ora in cui Valerio Bari è stato ucciso. Pozzobon ieri è stato sentito dal giudice veneziano Antonio Liguori. Il cameriere di Mogliano ha negato di aver partecipato all'omicidio di Bari, ma non ha potuto negare di aver ricevuto anelli, orologio e catena d'oro rapinate alla vittima dal presunto complice Giorgio Gaggio (che ieri si è avvalso della facoltà di non rispondere) per venderli, di fatto «incastrandolo» ancor più di quello che era prima di ieri. Ha spiegato che una parte è riuscito a piazzarli nello stesso pomeriggio del 30 giugno (giorno della morte di Bari) per 1800 euro, dopo aver visitato due negozi di Mestre che acquistano oggetti in oro. Ha aggiunto di essersi presentato con i gioielli sottratti a Bari con la sua carta d'identità, segno evidente - stando a lui - che non sapeva provenissero dall'omicidio, altrimenti non avrebbe reso nota la sua identità. Della morte di Bari avrebbe saputo solo il giorno dopo, leggendo i giornali, e a quel punto avrebbe capito. Così avrebbe chiesto spiegazione a Gaggio. «Cosa mi hai raccontato?» gli avrebbe detto e lui gli avrebbe genericamente risposto che sperava non finisse così. Infine, ha fornito il suo alibi. La mattina del 30 giugno si sarebbe svegliato tardi e sarebbe uscito dopo le 10 da casa, a Mogliano, per incontrarsi con Gaggio. Sulla strada per Favaro si sarebbe fermato per almeno una ventina di minuti in un bar a far colazione, un bar gestito da persone che lo conoscono. Infine, sarebbe arrivato «da Dario e Giorgio» poco prima delle 11.15. Per quella mezz'ora in cui Bari sarebbe stato ucciso, tra le 10.30 e le 11, quindi avrebbe un teste, il titolare del bar, che può riferire di averlo visto lontano dal luogo del delitto. (g.c.)
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso
Leggi anche
Video