Poste in tilt, il caos: anziani senza pensione

Sportelli paralizzati, a migliaia in coda fino alle 11 in tutti gli uffici della provincia
La ressa alle poste centrali coi display e prenotazioni Sotto la coda a Borgo Cavour
La ressa alle poste centrali coi display e prenotazioni Sotto la coda a Borgo Cavour
 
Centinaia di persone in coda. Basta questo descrivere la giornata nera vissuta ieri dagli uffici postali della Marca. Tutto a causa di un guasto nel sistema informatico che ha mandato in tilt tutte le operazioni di sportello provocando fortissimi rallentamenti e disagi tra le persone in coda, in primis i pensionati che cercavano di pagare o incassare dai libretti. Oltre due ore e mezza di buco. Alle 11, quando il sistema è tornato a funzionare, scene surreali.
 L'odissea è iniziata poco prima delle 9. Computer in tilt, difficoltà di accesso alle operazioni di cassa e ai collegamenti. Di qui l'Sos, rimbalzato in pochi istanti tra tutti gli uffici della città, da piazza Vittoria a Borgo Cavour, via Marchesan, piazza teatro Dolfin ma anche Spresiano, Arcade e via dicendo. Spiazzati, i dipendenti hanno tentato di fare l'unica cosa possibile: mantenere la calma e cercare di spiegare il problema al folto pubblico del sabato mattina. In sala, ovunque, sempre molta gente. Tanti adulti con le bollette in mano, ma anche molti anziani che cercavano di ritirare la pensione. «Per problemi di linea momentaneamente non si possono accettare alcune operazioni in tempo reale» recitava una cartello affisso in tutta fretta sulla macchina segnaposto all'ingresso della sede centrale. Ovvero? Tutto fermo, con la gente incredula e arrabbiata che cercava di capire cosa stesse succedendo.  Inutile tentare di aggirare il blocco rivolgendosi ad altri sportelli. C'hanno provato in molti, ignari che il problema fosse generale, trovandosi davanti altri volti ma identiche code quasi ovunque. «Quasi», perché alcuni sportelli davanti al blocco informatico non hanno nemmeno aperto battenti, come in via Paolo Veronese (Fiera) dove un cartello appeso alla porta d'ingresso riportava la scritta «la filiale rimane chiusa per problemi tecnici».  Il caos è durato oltre due ore e mezza, affollando non soltanto gli uffici ma anche i marciapiedi e le piazze davanti agli sportelli. Alle 11, spiragli di normalità. In piazza Vittoria però il conta posti illuminava cifre a quota 113, mentre all'entrata la distribuzione dei biglietti era arrivata a 300. «Non è possibile - protestavano molti clienti in coda - non è la prima volta che succedono problemi simili, ma oggi è assurdo. Non ci si può affidare a un servizio simile».

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso