Possagnolo vince “4 ristoranti” «Ora la vera sfida è ripartire»

CASTELFRANCO
«Ci siamo messi in gioco e abbiamo vinto. È un orgoglio ma adesso la partita è un’altra: riaprire le porte a chi cerca esperienze culinarie». Il castellano Nicola Possagnolo, 30 anni, direttore del ristorante veneziano Zanze XVI, ha gareggiato nel noto talent “4 Ristoranti” condotto dallo chef Alessandro Borghese. Successo su Sky per l’osteria di fondamenta dei Tolentini, perchè Zanze XVI si è classificato prima, guadagnando il titolo di “miglior ristorante sui canali di Venezia” e aggiudicandosi i cinquemila euro messi in palio.
LO SHOW TELEVISIVO
Lo show televisivo è andato in onda l’altra sera. Possagnolo, il più giovane ristoratore in gara alla guida di Zanze, ha battuto a colpi di location, menù, servizio e conto gli altri tre noti locali della città sull’acqua: “Trattoria Povoledo”, “Ogio Ristorante e Caffè Contemporaneo” e “Riviera Ristorante per Onnivori”. Nello show sono gli stessi ristoratori in gara, oltre al presentatore, ad esprimere un voto sul locale dei propri colleghi, un voto numerico da 1 a 10 per ciascuno dei parametri presi in considerazione. Nel caso del conto ad esempio non viene premiato necessariamente il conto più basso, ma si considera l’adeguatezza dello stesso rispetto al servizio offerto. La puntata, che ha aperto la nuova serie della trasmissione su Sky1, è stata registrata prima della pandemia da Covid 19.
LA NUOVA SFIDA
Così, dopo la vittoria, ora per Possagnolo si apre un’altra sfida: «Periodo difficilissimo per tutti, non vediamo l’ora di poter ricominciare». Nell’attesa di sapere quando si potrà riaprire in base alle nuove disposizioni normative, il manager della ristorazione, che oltre al ruolo di direttore ricopre quello di digital strategist, lancia già una nuova formula per la ripartenza intitolata 50x50.
FORMULA 50X50
«Cinquanta per cento di sconto per tutti coloro che prenoteranno – e pagheranno in anticipo online – una cena nei prossimi cinquanta giorni a partire da oggi. Questa è la nostra proposta», dice Possagnolo. «In questo momento l’invito più grande è ad usare parte del tempo in più che abbiamo stando a casa per prenotare ristoranti, hotel…Questo è stato ed è un momento distruttivo per l’intero settore, dobbiamo lavorare insieme per la rinascita». Secondo Possagnolo e il team di Zanze il “prepayment”, con prenotazioni sul sito o tramite la pagina Facebook, è uno strumento che può aiutare la ristorazione nell’immediato a risollevarsi dal secondo stop, dopo quello causato dall’acqua alta del novembre scorso.
voglia di riaprire
Quanto alle modalità, «non appena ci comunicheranno quando e come riaprire ci faremo sicuramente trovare pronti e in regola con le nuove direttive ministeriali – prosegue Possagnolo – adattando il locale alle normative. Per uno spazio piccolo come il nostro sarà molto complicato e anche per questo credo saranno sempre più fondamentali le prenotazioni online che ci consentiranno di gestire al meglio la situazione». Un’altra sfida per Possagnolo e gli altri imprenditori soci di Zanze, tra cui il presidente di VeNetWork Alberto Baban. «Noi abbiamo 30 coperti, con la riapertura potrebbero diventare la metà. Sicuramente siamo pronti a distanziare il più possibile i tavoli, sfruttando anche lo spazio all’aperto, agli schermi in plexiglass che girano sul web non ci voglio proprio pensare. Ci riorganizzeremo, ma la nostra ristorazione continuerà a basarsi sull’esperienza». Il problema di distanziamenti e numero dei coperti possibili è al centro dei quesiti sollevati in questi giorni da molti ristoratori. Si attendono le prossime direttive da parte del Governo e degli altri enti. —
Maria chiara pellizzari
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