Porta S.Tomaso, il gran restauro

Tornerà a splendere nel 2012, spesa di 700 mila euro. Trovati affreschi del '500
L’interno di porta San Tomaso con i primi ponteggi
L’interno di porta San Tomaso con i primi ponteggi
 
Un restauro lungo un anno per una spesa di almeno 700 mila euro: tutti soldi che metterà Veneto Banca, mentre il progetto di recupero è a firma del soprintendente Giuseppe Rallo. Una volta tolti i ponteggi, porta San Tomaso brillerà nel suo splendore rinascimentale.
 Porta San Tomaso è stata chiusa sotto Natale e avvolta dai ponteggi. E ora partono i lavori. Ce la ricordiamo bene: il marmo annerito dallo smog della facciata esterna che dà su viale Vittorio Veneto, il grigio spento dell'intonaco della facciata che guarda piazza del Grano, le volte interne sporche e screpolate (e le volte sotto il livello stradale fessurate). Tempo un anno, e tutto questo sparirà: l'edificio, costruito nel 1518 dalla Serenissima per motivi difensivi, oggi appannato dal tempo (l'ultimo vero restauro risale al 1931), alla fine del recupero risplenderà nei suoi marmi e nei suoi intonaci originari, oggi coperti da strati settecenteschi. E sono già spuntati pezzi di affreschi rinascimentali.  A presentare uno dei più grandi restauri della storia di Treviso, ieri nella sede di Veneto Banca di viale Bixio, c'erano il sindaco Gobbo, il vicesindaco Gentilini, il presidente di Veneto Banca Flavio Trinca («La nostra banca non è lo sponsor - ha precisato - è l'artefice del lavoro»), i soprintendenti Sabina Ferrari e Giuseppe Rallo, Pier Giorgio Allegroni del Demanio (ente proprietario sia di porta San Tomaso che di porta Santi Quaranta). Tre anni fa c'è stato il rifacimento del tetto, ora si tratta di eliminare due dissesti della volta che si trova sotto la strada che attraversa l'edificio, più un altro dissesto alla volta del tetto, poi toccherà appunto alla pulizia dei marmi e al recupero dei primi intonaci. La tenacia di Gentilini: ha speso 10 anni per stanare un privato che mettesse i soldi, e fino dal 2005 corteggiava Trinca. L'impresa che si occuperà del cantiere è la Bonazza. Finita l'opera, porta San Tomaso riaprirà al traffico? «Si vedrà».  

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