Porro (Volley Treviso) saluta i prof e la città
Il suo futuro sarà in un’aula universitaria, ma anche sui taraflex della SuperLega (A1). Nella prima tornata di orali della Maturità trevigiana 2020, spicca Paolo Porro, palleggiatore del Volley Treviso e dalla prossima stagione nel massimo torneo a Modena.
Ieri è stato fra i primissimi a completare l’orale, al Duca degli Abruzzi: 5ª A E, indirizzo economico-sociale. Origini genovesi, risiede nel capoluogo da cinque anni e l’addio al liceo anticipa di fatto… l’addio alla città. «Ho vissuto l’orale con tranquillità, sapevo che i professori ci avrebbero dato una mano», le prime parole. E il suo curriculum sportivo è approdato pure in aula: «Per l’alternanza scuola-lavoro ho parlato della pallavolo, raccontando le mie aspirazioni». In precedenza, le tematiche erano state di altro tenore. E, fra diritto e italiano, ha saputo alzare bene la palla: «Qualche sbavatura, ma sono soddisfatto. Il mio elaborato verteva sul welfare state, poi Pirandello e Verga. Ma ho affrontato pure la questione ambientale, con l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile: l’ho presentata in inglese. Poi Realismo in arte, asintoti e limiti, il lavoro e l’articolo 4 della Costituzione». Per quattro lunghi mesi, si è trovato lontano dalla scuola, ma anche dagli allenamenti di gruppo e dalle competizioni. La vita stravolta. «Un periodo complicato, ma devi fartene una ragione», osserva, «Cosa mi è mancato di più? Tutto: a scuola hai compagni e docenti, in palestra gli amici. Abbiamo ripreso da poco ad allenarci: solo parte atletica, niente palla. Le partite continuano a mancare». E se la carriera pallavolistica proseguirà a Modena, per l'università ha puntato su Bologna: «Psicologia». —
M.T.
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