Polizia locale unica per cinque comuni

Riunito il «parlamentino», l’Unione vara il primo progetto. Presto insieme anche servizi sociali e protezione civile
Di Davide Nordio

VEDELAGO. Una polizia locale unica per tutti e cinque i comuni dell'Unione della Marca Occidentale: insieme a servizi sociali e Protezione civile sarà questo una delle competenze che verranno trasferite al neonato organismo che riunisce Vedelago, Riese, Castello di Godego, Resana e Loria.

Una scelta che si può definire coraggiosa, visto che la polizia locale è uno degli ambiti che più caratterizzano le amministrazioni locali e dove il coordinamento è fondamentale per un servizio efficace. Nei giorni scorsi è stata pubblicata la richiesta di “manifestazione di interesse” a ricoprire il ruolo di coordinatore, mentre proseguono alacremente i lavori degli assessori alla sicurezza per raggiungere quanto prima l'obiettivo di una sola polizia locale.

«Ci stiamo confrontando con altre esperienze già attive – spiega il sindaco di Loria Silvano Marchiori che sta seguendo questa fase – come quella del Camposampierese e dell'Alto Vicentino, per cogliere gli aspetti positivi ma anche per evitare criticità».

L'intenzione è quella di chiudere in breve quello che si può definire un lavoro istruttorio, partendo dal fatto che già esistono forme di collaborazione tra i vigili della Castellana, come quella tra Riese e Loria, ma soprattutto quella tra Vedelago, Resana e Altivole. Anche perchè l'Unione deve arrivare entro il 30 settembre ad avere già almeno due funzioni gestiti insieme per accedere ad un finanziamento regionale di 250mila euro.

A ricordarlo la presidente, nonché sindaco di Vedelago, Cristina Andretta, alla prima riunione del consiglio dell'Unione tenutasi martedi sera: si tratta del “parlamentino” in cui siedono quindici consiglieri comunali, tre per ogni comune, due della maggioranza e uno della minoranza.

Concetti che nel nuovo organismo troveranno poco spazio: «Con il Consiglio abbiamo l'occasione di lavorare assieme tutti senza distinzione di maggioranza e minoranza – ha detto la presidente - Qui entrambe le componenti sono garantite ma proprio qui hanno un ruolo diverso. Per la prima volta i consiglieri di maggioranza e minoranza hanno l'opportunità di lavorare insieme per i nostri territori in un'ottica più allargata, senza colore, senza identità politica ma semplicemente per creare una rete che produca valore, valore nuovo. In maniera trasversale. Una sorta di nuova politica, la politica delle idee».

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso