Polizia, l’ispettore Scipioni in pensione

Dieci anni al carcere minorile, altri ventisei nella casa circondariale di Treviso, sino al grado di vice comandante della Polizia penitenziaria, ricoperto negli ultimi anni di carriera. Per l’ispetto...
Dieci anni al carcere minorile, altri ventisei nella casa circondariale di Treviso, sino al grado di vice comandante della Polizia penitenziaria, ricoperto negli ultimi anni di carriera. Per l’ispettore capo Mauro Scipioni, 55 anni, si sono ora aperte le porte della quiescenza, dopo trentasei anni di servizio effettivo presso la Polizia Penitenziaria.


Originario di Monterotondo (Roma), ma da sempre residente a Treviso, Scipioni ha attraversato la «storia» del carcere di Santa Bona, dallo show di Roberto Succo nel 1988 alle situazioni di tensione quasi usuali dentro a una prigione. Con un crescendo di impegno negli ultimi anni per l’aumento della popolazione carceraria legata a cittadini di religiose islamica.


Un’attività praticamente totalizzante, che ha portato Scipioni a maturare una notevole esperienza al mondo carcerario. Non si è sottratto alle attività di sensibilizzazione dell’opinione pubblica, dai progetti di Educazione alla legalità all’interno delle scuole, a convegni e concerti su tematiche di rieducazione. Con un particolare focus nelle iniziative contro il bullismo.


Durante la sua carriera ha ottenuto tre distintivi al merito, una Croce d’argento per anzianità di servizio, una Medaglia d’oro al merito di servizio. Diversi i percorsi formativi compiuti, sempre trasferiti nell’attività professionale da ispettore capo in un settore di particolare delicatezza come quello della Polizia Penitenziaria.


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