Politica, impresa, cultura Una folla per l’addio a Titti

Duomo di Oderzo gremito ieri per i funerali di Tiziana Prevedello Stefanel Galan, Covre, Marchi, Meneghin, Tomat: tutti uniti nell’abbraccio a Giuseppe
FERRAZZA AG.FOTOFILM ODERZO FUNERALE PAVANELLO TIZIANA IN STEFANEL
FERRAZZA AG.FOTOFILM ODERZO FUNERALE PAVANELLO TIZIANA IN STEFANEL

oderzo

Il duomo di Oderzo non è riuscito ieri pomeriggio a contenere tutti gli amici e conoscenti che hanno voluto dare l’ultimo saluto a Tiziana Prevedello, moglie dell’industriale tessile Giuseppe Stefanel, spentasi prematuramente a 64 anni a causa di una grave malattia che l’ha stroncata in pochissimi mesi. Chiesa gremita anche lunedì sera in occasione della recita del rosario.

Tra i politici presenti ieri l’ex parlamentare e imprenditore Carlo Archiutti, Giustina Destro ex sindaco di Padova, l’ex assessore regionale Fabio Gava e anche l’ex presidente della Regione Veneto Giancarlo Galan, molto amico della famiglia Stefanel. Accanto a Giuseppe Covre c’era Maria Scardellato sindaca di Oderzo e l’ex sindaco opitergino Elio Pujatti. Folta la schiera degli imprenditori, tra cui Enrico Marchi, presidente Save, molto commossa Maria Cristina Piovesana, presidente vicario di Assindustria Padova Treviso, poi Andrea Tomat già presidente di Confindustria regionale, e ancora gli opitergini Franco Serafin e Carlo Palù con il fratello medico professor Giorgio. E ancora il campione di basket Dino Meneghin, Pier Giorgio Coin, Fernanda Caovilla, Carlo Fratta Pasini, le sorelle Gandolfi, Tommasi Colzi, Alberto Vacchi, i fratelli Frattini, Mario Gregoratti, Nicolò e Filippo Ricci, Paolo Talini, Anna Marzotto e la contessa Elisabetta Marcello Del Maino. Molti i rappresentanti del mondo associativo e culturale, oltre che del Rotary e del Lions; Maria Cristina Gribaudi presidente dei Musei Veneti. Tantissimi anche gli amici provenienti da tutto il Veneto, molti da Ponte di Piave, paese di origine di Titti Stefanel, nella cui frazione di Levada è stata poi seppellita.

Tutti si sono stretti attorno al marito Bepi Stefanel, visibilmente provato come pure ai figli Eleonora e Carlo e ai fratelli Andrea e Nadia. Sono stati ben dieci i sacerdoti che hanno concelebrato il funerale con don Lorenzo Barbieri vicario del duomo di Oderzo, assente il parroco don Pierpaolo Bazzicchetto in pellegrinaggio in Terra Santa. Oltre a tanti padri Giuseppini del collegio Brandolini di Oderzo, tra cui il direttore don Massimo, c’erano poi don Gianni Biasi, don Paolo Bano, don Angelo Pavan rispettivamente parroci di Levada – Negrisia, Ponte di Piave e San Vincenzo di Oderzo. Nella sua omelia breve ma toccante don Lorenzo ha paragonato la figura di Tiziana Prevedello alla «donna forte e vituosa» di cui tratta una pagina del Libro dei Proverbi letta prima del Vangelo. Tiziana è stata ricordata dal sacerdote come persona buona, intelligente, di grande cultura, impegnata nel sociale, legatissima alla famiglia e agli amici, amante della preghiera e particolarmente devota a Santa Rita e a padre Marco D’Aviano.

Titti Stefanel era conosciutissima e molto stimata. Nella sua non lunga vita si era fatta apprezzare nel campo imprenditoriale, tanto da entrare per un periodo nel consiglio direttivo di Unindustria Treviso. Ma forse è stato il settore culturale quello che più ha delineato la sua figura. Da buon architetto amava l’arte, la storia, la poesia e la letteratura in generale. Per dieci anni è stata attivissima presidente della fondazione Oderzo Cultura da cui dipendono il museo, la pinacoteca e la biblioteca della città opitergina. Ha ricoperto inoltre l’incarico di portavoce della fondazione Belisario, che si occupa della tutela dei diritti delle donne. —

Alvise Tommaseo

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