Il plateatico è su area privata, cancellata la maxi multa al bar
Le verifiche del Comune svelano l’errore di Abaco con la sanzione da 1.440 euro, chiesta alla prefettura l’ordinanza di sgombero per il gazebo davanti alla stazione

Svista di Abaco sulla multa da 1.440 euro al titolare del bar da Rosetta a Contea per il plateatico esterno al bar: dovrà essere cancellata perché tavolini, sedie e ombrelloni si trovano tutti in area privata e nessuna tassa di occupazione di suolo pubblico è dovuta.
E poi c’è il problema di un altro plateatico: quello nel piazzale della stazione, in abbandono da anni dopo che il ristorante cinese ha chiuso i battenti, lasciano però le strutture esterne ad occupare alcuni parcheggi pubblici che sarebbero stati utilissimi soprattutto quando i pullman sostituivano i treni da Montebelluna a Feltre.
La polemica
Il caso della sanzione emessa da Abaco al bar da Rosetta è scoppiato quando il gestore, Oreste Santin, ha ricevuto la notifica di pagamento ed è caduto dalle nuvole, perché da cinquant’anni a questa parte mai era stata pagata una tassa per quei tavolini e sedie messi all’esterno del locale.
L’ufficio Patrimonio del Comune ha eseguito tutte le verifiche catastali e documentali dopo le lamentele del titolare, appurando che l’intera area su cui sono posizionati i tavolini del locale è di proprietà privata. Di conseguenza, l’occupazione da parte del gestore non rientra tra quelle soggette al pagamento del canone. La sanzione emessa da Abaco risulta non dovuta e sarà annullata.
Le scuse
Quindi tante scuse a Oreste Santin e sanzione da cancellare. «Siamo dispiaciuti per il disagio arrecato al titolare del bar Da Rosetta, attività storica e importante punto di riferimento per la comunità» commenta l’assessore al Patrimonio, Lucrezia Favaro.
«In questo caso, si è trattato di un disguido che non dipende dagli uffici comunali, ma su cui siamo intervenuti prontamente non appena informati. Invitiamo tutti i cittadini che dovessero ricevere comunicazioni analoghe o avessero dubbi sulla natura del suolo a rivolgersi con fiducia all’Ufficio patrimonio del Comune o ad Abaco, a disposizione per fornire informazioni chiare e trasparenti».
«Quando si verifica un errore è giusto rimediare subito» aggiunge il sindaco Adalberto Bordin, «come abbiamo cercato di fare in questo caso. Come amministrazione, riteniamo fondamentale garantire trasparenza e correttezza e siamo sempre al fianco dei cittadini e delle realtà locali, pronti ad ascoltare e intervenire quando serve. Un ringraziamento al gestore del bar che ha sollevato la questione e ci ha permesso di fare chiarezza sulla situazione e un ringraziamento anche per l’attività che svolge con dedizione da decenni nella frazione di Contea».
Lo sgombero
Quanto al plateatico ricettacolo di rifiuti nel piazzale della stazione, ingombrante e abbandonato dopo la chiusura del ristorante cinese, si sta procedendo come fatto a suo tempo per il grande ombrellone che cadeva a pezzi e di trovava in via Cavour: l’amministrazione comunale ha chiesto alla Prefettura di Treviso una ordinanza per la rimozione della struttura e appena la avrà in mano, provvederà allo sgombero di tutto e a ripristinare i parcheggi.
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