Plastik Killer ripulisce il legno Pal sviluppa la nuova macchina

L’azienda di Ponte di Piave grazie ai finanziamenti europei mette a punto il sistema di separazione Via la plastica anche dalle auto in demolizione. «Per stare sul mercato bisogna innovare sempre»
Di Serena Gasparoni

PONTE DI PIAVE. Due progetti innovativi che consentono il riutilizzo dei materiali di scarto sono stati realizzati dalla Pal di Ponte di Piave grazie ai finanziamenti europei. Sull'home page dell'azienda compare la scritta “innovazione continua”. Non si tratta solo di parole per la Pal Srl di Ponte di Piave, leader nel mondo nella realizzazione di macchine per la lavorazione del legno. Puntare sull'innovazione per quest'azienda è diventato irrinunciabile.

«È l'unica soluzione per rimanere sul mercato e continuare ad essere competitivi», dice Giuseppe Pinese, project manager Life di Pal. Nell’ambito del programma di ricerca comunitario Life + 2012, Pal sta progettando un innovativo sistema di selezione ottica degli inquinanti plastici del legno. Lo strumento si chiama “Plastic killer” e permetterà di riciclare il truciolo di legno destinato allo smaltimento e utilizzarlo nella produzione di pannelli di alta qualità.

«Per ora abbiamo definito le specifiche dell'ottica e della parte meccanica dell'impianto pilota che testeremo a gennaio», continua Pinese, «un progetto che in qualche modo fa parte della storia di Pal. Inizialmente con i nostri macchinari si lavorava principalmente il legno vergine. I prezzi sono iniziati a salire ed è diventato necessario imparare a lavorare con il legno residuo. Ma bisognava superare un problema: quello della separazione dei materiali inquinanti».

Allo sviluppo del Plastic Killer hanno collaborato il dipartimento di elettronica e informatica dell'università di Padova e l’Acimall, (associazione nazionale dei produttori macchine per la lavorazione del legno).

Ma non è il solo progetto che Pal ha in cantiere: con il progetto Life + 2013 e grazie anche al partner francese GDE – Guy Dauphin Environnement – stanno sviluppando un innovativo sistema di trattamento del “Car Fluff”, il residuo plastico leggero prodotto dalla demolizione delle auto. Grazie al progetto (che in questo momento è alle fasi iniziali) sarà possibile recuperare i materiali pregiati in esso contenuti sfruttabili per realizzare un combustibile con poco inquinante per la produzione di energia elettrica.

«Da sempre puntiamo sull'innovazione: per rimanere sul mercato è necessario ampliare l'offerta dei propri prodotti in modo che siano sempre più aderenti alle esigenze dei clienti», continua Pinese, «questa volta però abbiamo deciso di farlo sfruttando la possibilità di finanziamenti europei. Un percorso non facile durante il quale ci ha supportati t2i, la realtà per l'innovazione della Camera di Commercio e Unindustria».

Pal è stata fondata nel 1978: gestita dall'amministratore delegato Antonio Dal Ben, è integrata con due altre aziende leader nel settore, la Imal di San Damaso (Modena) e la Globus di Galliate (Novara).

Opera a Ponte di Piave conta oltre 130 dipendenti per un fatturato che ha toccato i 35 milioni di euro nel 2013, il 95 per cento

dei quali realizzati all'estero. Di innovazione e di finanziamenti europei si parlerà venerdì alle 14 nel corso dell'incontro promosso dalla stessa Pal nel suo stabilimento.

Parteciperà anche il presidente di Unindustria Treviso, Maria Cristina Piovesana.

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