Piloni dell’A27 a Longhere Al via il piano di manutezione

Autostrade per l’Italia interverrà su 14 tralicci dal Monte Baldo a Vittorio Nord Nei mesi scorsi il distacco di calcinacci aveva creato preoccupazione 
Borin Longhere di Vittorio Veneto Piloni dell'autostrada
Borin Longhere di Vittorio Veneto Piloni dell'autostrada

VITTORIO VENETO. I viadotti dell’A27 fanno paura. Le reti arancione di protezione, sistemate alle basi dei piloni, sono un segnale inequivocabile. Urgono lavori di manutenzione. Dopo la tragedia del ponte Morandi a Genova, cresce la preoccupazione per lo stato degli altissimi viadotti dell’autostrada per Belluno. Tanto che la società autostradale farà partire a breve i lavori di manutenzione. Saranno circa 14 i piloni interessanti dall’intervento, dalla galleria di Monte Baldo fino all’uscita di Vittorio Veneto nord. Un ampio tratto del territorio tra via della Vallata a Longhere. L’anno scorso erano già stati fatti gli interventi a San Fris, nel quartiere di Ceneda. Dai piloni, logorati da pioggia, vento e sole, si erano staccati dei calcinacci, caduti a terra. In risposta a quel segnale preoccupante, l’intervento della direzione del Nono tronco di Autostrade fu immediato.

SORVEGLIATI SPECIALI

Dopo la tragedia di Genova in Val Lapisina cominciò ad alzarsi la tensione. Da quel giorno i piloni furono dei sorvegliati speciali. «Sono contento che la società autostradale abbia avuto un occhio di riguardo per questa zona», esulta Silvano De Nardi, presidente della Val Lapisina. L’allarme sullo stato di salute dei viadotti viene da lontano. A lanciarlo fu proprio De Nardi nel 2010 con una lettera alla società Autostrade per l’Italia. Vista l’assenza di risposte, tornò alla carica un’altra volta anche due anni fa, segnalando che la superficie dei piloni era deteriorata.

L’intervento

«Se non si fa manutenzione si corrono guai sei», è l’ammonimento di oggi del presidente di quartiere. «Il ponte Morandi fu costruito tra il 1963 e il 1967. Qui invece si parla di colonne di cemento innalzate all’inizio degli anni novanta». L’inaugurazione del tratto autostradale oltre Vittorio Veneto Nord porta infatti la date 1995.

Lo scorso anno Autostrade per l’Italia aveva spiegato che nel 2011 il viadotto del Fadalto è stato analizzato e non erano emerse necessità d’interventi di adeguamento. La stessa società aveva rassicurato, spiegando che periodicamente viene fatta una valutazione del rischio sismico. «Il viadotto di Longhere è monitorato tutti gli anni», conferma Bruno Fasan, consigliere comunale della Lega. «Qui non siamo a livello di Genova. C’è un costante controllo dell’autostrada. Da Fadalto fino a Vittorio Veneto c’è una struttura mobile che tiene monitorato l’intero viadotto. Vent’anni fa, quando lavoravo nelle autostrade, su mio sollecito furono installate delle reti di protezione lungo il viadotto. Nonostante la presenza continua di guardrail, infatti, dall’autostrada continuavano a cadere oggetti nel campetto di calcio sottostante». —

Francesca Gallo

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