Pierluigi Bolla: "Quella di Veneto banca è una scalata. Arriveremo in vetta"

Prime dichiarazioni del neopresidente dell'istituto di credito che annuncia: domani andremo alla Bce
Pierluigi Bolla al Wine festival di Porto Cervo
Pierluigi Bolla al Wine festival di Porto Cervo

“Quella di Veneto Banca è una scalata. Stiamo affrontando l'ultima parete, la più difficile. Ma la professionalità dell'amministratore delegato, la determinazione del cda, la voglia di chiudere con il passato sono le premesse per un futuro brillante. Sono convinto che arriveremo alla meta, arriveremo a piantare la bandiera simbolo di Veneto Banca nel punto più in alto”.

Pierluigi Bolla, neo presidente di Veneto Banca, parla nel nuovo incarico con realismo ma anche la determinazione tipica dell'imprenditore disposto a far qualsiasi cosa per il bene della propria azienda.

“Come ogni imprenditore so che ci sono cose fondamentali nella gestione di un'azienda. L'obiettivo è il reddito. Se c'è reddito, c'è efficienza, c'è motivazione. Il mio impegno è di tutelare gli interessi economici degli azionisti della banca e gli interessi sociali a cui l'istituto fa riferimento. Cercherò di contribuire a motivare sempre di più la struttura operativa a raggiungere quegli obiettivi che consentano alla banca di ottenere risultati, per ritornare a ispirare fiducia e a far sorridere gli azionisti”.

Domani Bolla, con l'amministratore delegato Carrus volerà a Francoforte “Per un incontro formale e conoscitivo con la Banca Centrale Europea”.

Il resto è un foglio da scrivere, in cui gli step rimangono però definiti: trasformazione in Spa, ingresso in Borsa e aumento di capitale.

“Passaggi di natura tecnica che devono ancora essere definiti nel dettaglio, Veneto Banca nel panorama italiano rappresenta una prima esperienza. E' una quotanda, non c'è giurisprudenza in tale senso”.

E riguardo il rapporto con
i grandi soci dice: “L'aumento di capitale rappresenta un'opportunità per il futuro, per il socio di intravvedere un programma di recupero del proprio investimento. Ma rappresenta anche una responsabilità, di contribuire ad un risanamento patrimoniale necessario per la banca e il territorio”.

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