Pic-nic contro la Pedemontana: il comitato non firma la resa

Vedelago. Stretta una nuova alleanza tra le associazioni che combattono le opere impattanti sul territori
Allegranzi Fanzolo No pedemontana
Allegranzi Fanzolo No pedemontana

VEDELAGO. Si sono ritrovati a Villa Emo, causa l'incertezza delle condizioni atmosferiche. E lì hanno discusso di come proseguire la lotta contro la Pedemontana Veneta. Anche se le ruspe sono tornate al lavoro e i cantieri riaperti, il Comitato No Pedemontana di Treviso non rinuncia alla lotta contro una infrastruttura che considera devastante per il territorio.

E a questo nuovo appuntamento con il Comitato No Pedemontana di Treviso di ieri pomeriggio a Villa Emo, tra festa e dibattiti, si sono ritrovati alcune decine di attivisti, rinforzati poi dall'arrivo verso le 15 dei rappresentanti dei vari comitati e associazioni che si occupano della salvaguardia del territorio. I duri e puri si sono ritrovati per la festa alle 13, sotto il porticato del borgo di Villa Emo, in programma c'era appunto il pic-nic autogestito nel senso che si erano portati beveraggio e vettovagliamento da casa da dividere in compagnia.

Un pic-nic in attesa che dopo un paio d'ore arrivassero gli attivisti dei vari comitati ed associazioni e discutere su quali altre iniziative mettere in campo e come continuare a sensibilizzare la popolazione contro un'opera che ora sta procedendo. Quindi avanti con le manifestazioni e con i sit-in contro la Pedemontana Veneta, nel Trevigiano come nel Vicentino.

Dal dibattito tenuto ieri pomeriggio nei pressi di Villa Emo è emersa infatti la volontà di proseguire la lotta contro tutto ciò che è considerato devastante per il territorio, a cominciare appunto dalla Pedemontana Veneta per proseguire con altre opere, siano cave o impianti industriali ritenuti fonte di inquinamento. Perché l'altro tema sul tappeto ieri era quello dell'inquinamento, soprattutto, ma non solo, di polveri sottili e sottilissime. Tanto che, vista la penuria di centraline di rilevamento nel territorio, ieri alla gente intervenuta alla manifestazione è stato anche illustrato un progetto di autocostruzione di centraline per misurare i tassi di inquinamento da PM 10, PM 5 e PM 2,5, elaborato dal gruppo HackLab.
 

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