Piazza Borsa, torna l’emergenza degrado Camelia costretta a dimezzare il plateatico

Un degrado mai risolto, un problema di sicurezza che ciclicamente si ripresenta. Il pestaggio di martedì pomeriggio avvenuto tra via Fiumicelli e piazza Borsa – una baby gang ha aggredito un ragazzo a pochi metri dalla Camera di Commercio , sono volate pure coltellate – ha fatto finire nuovamente sul tavolo del sindaco Mario Conte l’emergenza del quadrante “rosso” della città. Non basta: poco distante, giovedì della scorsa settimana, c’è stato un episodio simile in via Cadorna. Una situazione sempre più pesante tanto che Camelia Bakery, la caffetteria aperta al piano terra di Coin, questa primavera dimezzerà il plateatico proprio per il degrado di via Fiumicelli; mentre Roberto Grigoletto del Pd, ex assessore alla Sicurezza della giunta Manildo, rilancia il controllo del vicinato: «Conte l’ha smantellato, ma era efficace».
il quadrante rosso
I racconti di chi ha assistito al pestaggio di martedì pomeriggio parlano di «violenza inaudita». I giovani della gang, una decina, non appena intercettato un ragazzo che attraversava piazza Borsa, l’hanno raggiunto, circondato e quindi pestato. Pugni, spinte, e quando era a terra calci, incuranti degli occhi di chi passeggiava in città. È stato tirato fuori pure un coltello. Dopo il primo pestaggio, e dopo un momento in cui il gruppo di giovani pareva essersi disperso, sono ritornati in piazza e hanno continuato a infierire sul ragazzo, lasciandolo a terra sanguinante prima di scappare. E giovedì della scorsa settimana altra violenza in via Cadorna. Sono le 16 e un gruppo di studenti sta aspettando l’autobus. Appena vedono arrivare un ragazzo, nordafricano nell’aspetto, in bicicletta, lo avvicinano e lo spingono a terra. Lui cade e viene sfiorato da un auto che sta passando in quel momento. Un caso che finisce lì, al contrario di quello di piazza Borsa; ma anche in questo caso su cosa abbia scatenato la violenza nessuno ha una risposta. Come un pestaggio solo per il gusto di pestare.
le reazioni
«La politica sulla sicurezza di questa amministrazione è fallimentare», sbotta Roberto Grigoletto, «Quando eravamo noi ad amministrare, i leghisti ci chiedevano il presidio fisso in via Fiumicelli e in piazza Borsa. Ma una volta vinte le elezioni, e sono passati ormai due anni,i leghisti non solo non l’hanno attuato, ma hanno pure smantellato il controllo del vicinato, che in centro stava dando ottimi risultati grazie alla collaborazione dei negozianti. Sparita anche l’ordinanza contro la vendita di alcol in quel quadrante. Hanno solo messo altre telecamere, che però non servono per la prevenzione. Come ha dimostrato il pestaggio di martedì». Ai problemi di sicurezza si affiancano quelli di degrado, che in particolare in via Fiumicelli scoraggiano ogni possibilità di rilancio. Valentina Soster di Camelia Bakery per questo rinuncerà a gran parte del plateatico: «lo dimezzerò almeno. Sui gradini ci sono sempre dei ragazzotti maleducati. Non mi hanno mai dato preoccupazioni per la sicurezza, ma lasciano di tutto, ossa di pollo, bottiglie mezze piene, tutti i resti di quello che mangiano e bevono. È un problema di igiene, non posso far sedere lì vicino le persone. Credo che anche l’Usl avrebbe di che ridire. A pulire sono solo io, credo che quest’anno il Comune incasserà la metà dal mio plateatico».
«così non va»
Per Renzo Ghedin, presidente del mandamento di Treviso dell’Ascom-Confcommercio, «sarebbe utile chiedere la collaborazione dei negozianti per segnalare quello che avviene, e i movimenti sospetti in città. Spero che quello di piazza Borsa sia un episodio isolato, ma vediamo sempre più di frequente queste bande in città». E quindi tanto isolato non è. —
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