Piavon chiede misure contro gli allagamenti

Cinquanta residenti all’incontro con la giunta. I timori per l’accettazione del bonus gratitudine
Ferrazza agenzia foto film oderzo maria scardellato nuovo sindaco
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ODERZO. Una cinquantina di persone hanno partecipato all'incontro di Piavon tra la l' amministrazione e la cittadinanza, lunedì sera. Una serie di appuntamenti settimanali in cui la giunta e i consiglieri di maggioranza, incontrano i cittadini delle varie frazioni del Comune, per ascoltare le esigenze dei propri elettori. Questo viene fatto per poter stilare quella che lo stesso sindaco definisce come una “lista dei desideri” e cercare di intervenire almeno sui bisogni più impellenti del cittadino.


Come per la riunione di Colfrancui, gli abitanti di Piavon hanno espresso il desiderio di un controllo maggiore della velocità in alcuni punti del paese, come nelle strade vicino alla Chiesa e in Via Ronche di Sopra.


Il sindaco Maria Scardellato ha ipotizzato l'inserimento delle casette per gli autovelox, come deterrente per l' alta velocità.


Un altro punto di grande importanza per i cittadini sono le pulizie dei canali e l' apertura di valvole di sfogo per l' acqua. «Basta un po' di pioggia e Via Ronche di Sopra e Via Creda sono letteralmente allagate», affermano i cittadini; l'amministrazione ha risposto che sta attuando il Piano della Acque per poter valutare al meglio sia le zone di intervento che le modalità.


Un punto caldo della serata è arrivato con la domanda da parte dei cittadini riguardante l'accettazione dei 197 mila euro per l’accoglienza dei profughi e con il dubbio da parte di questi che ciò possa costituire un tacito consenso all'accoglienza. «Non è un tacito consenso, gli immigrati qui non li vogliamo», è stata la pronta risposta del sindaco Maria Scardellato «Quei soldi sono soldi statali, hanno voluto dargli un nome provocatorio, “bonus gratitudine” forse nella speranza che non li accettassimo. Ogni anno allo Stato diamo molti dei nostri profitti, ciò che ci torna indietro è quasi nulla. Quelli sono soldi nostri. Li abbiamo utilizzati per creare un progetto per i ragazzi delle medie e delle superiori. Un'investimento per il futuro dei nostri figli, per cercare di comprenderli e aiutarli in un momento così delicato della vita, dove rischiano di imboccare delle strade senza ritorno. Ormai i giovani non frequentano più le parrocchie e i patronati come prima, bisogna cercare di creare delle strutture e dei progetti adatti a loro. Il miglior utilizzo di questa risorsa dovuta è investire nei ragazzi», ha concluso il sindaco.


Gloria Girardini


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