Piano si sblocca dopo 24 anni: alloggi allo storico ex calzificio di Conegliano
Riprenderà il progetto per case e negozi all’ex De Nardi di Monticella: l’amministrazione e Armellin Costruzioni hanno raggiunto una transazione

Pace fatta tra il Comune di Conegliano e Armellin Costruzioni. Dopo progetti bocciati, ricorsi al Tar e battaglie legali, si è chiusa una vicenda ventennale.
L'impresa edile si è impegnata a versare anche una “sanzione” di 150 mila nelle casse comunali che, sommati agli oneri, hanno portato a trovare un accordo con l'amministrazione comunale. Al 2002 risaliva l'approvazione del Pireua De Nardi, tra via Carpenè e via Lazzarin, in zona Borgo Madonna, quando fu riqualificato una parte dell'ex industria di calzature.
Il piano
Vennero realizzate palazzine, con appartamenti e attività commerciali, oltre a mini alloggi sociali tra i benefici pubblici (quelli attorno a quella diventata piazza don Luigi Monza). Erano previsti 45 mila metri cubi di edificato, ma fu realizzato solo poco più di metà di quanto autorizzato. Così come quasi metà delle opere pubbliche connesse rimasero al palo. Tra le altre, doveva essere sistemata la passerella sul Monticano tra via Lazzarin e via Lourdes, e sistemi per lo smaltimento della pioggia a Parè, tra via Vecchia Trevigiana, via Vittorio Veneto e via Segni.
La diffida del 2018
Nel 2018 il Comune avviò una diffida nei confronti di Armellin Costruzioni, che l'anno successivo presentò tre piani. «Il Comune, tuttavia, si risolveva a restituire le proposte di modifica del Piruea De Nardi in quanto connotate da un marcato sbilanciamento dell’originario equilibrio a favore della parte privata», aveva stabilito l'amministrazione comunale nel 2020. Il Comune quindi avviò un procedimento per ottenere dalle assicurazioni Generali la fidejussione da 284 mila euro.
La battaglia legale
Da lì iniziò la vera e propria battaglia legale, con l'impresa che fece ricorso al Tar. Il tribunale amministrativo del Veneto non è mai arrivato a una decisione, stabilendo che doveva invece essere nominato un Collegio arbitrale tra le parti. Dalla pronuncia del Tar lo scorso febbraio, Comune e azienda hanno infittito il dialogo e adesso raggiunto un compromesso. Verrà siglato un accordo transattivo. Armellin Costruzioni potrà costruire edifici per 15 mila metri cubi.
«La proposta della società Armellin Costruzioni porta comunque un beneficio per l'interesse pubblico – stabilisce il Comune di Conegliano - la realizzazione delle opere di urbanizzazione all'interno dell'ambito, per un valore di € 404.477, il versamento del costo di costruzione, pari a 86.226 euro, un saldo dello scomputo delle opere di urbanizzazione all'interno dell'ambito a favore del Comune dell'importo 107.697 euro, il versamento dell'ulteriore somma di 150.000 euro a titolo di ristoro in favore del Comune di Conegliano».
Il caso ex fornace
Di recente tra l'impresa e il Comune c'era stata un'altra causa al Tar, riguardo alla ciminiera delle ex fornaci Tomasi. Il Comune, dopo che la ciminiera era stata colpita da un fulmine, aveva intimato la messa in sicurezza. Secondo la ditta avrebbe dovuto essere abbattuta una parte della stessa. I giudici del Tar hanno respinto quel ricorso e quindi le ex fornaci a breve dovrebbero essere messe in sicurezza, prima di un crollo. —
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